Il Decreto Giustizia è legge

La Redazione
11 Novembre 2014

È quindi confermato l'obbligo in capo al curatore, o commissario giudiziale, di deposito dei rapporti periodici e finali inerenti a procedure esecutive, concorsuali e di amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi, così da permettere al Ministero della giustizia e al Ministero delle attività produttive, oltreché al giudice preposto, una verifica, a fini anche statistici,  in merito all'efficienza e all'esito di tali procedure.

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 261, del 10 novembre 2014 il D.l. 132/2014 convertito con modificazioni in L. n. 162/2014.

È quindi confermato l'obbligo in capo al curatore, o commissario giudiziale, di deposito dei rapporti periodici e finali inerenti a procedure esecutive, concorsuali e di amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi, così da permettere al Ministero della giustizia e al Ministero delle attività produttive, oltreché al giudice preposto, una verifica, a fini anche statistici, in merito all'efficienza e all'esito di tali procedure.
Le altre novità introdotte sono volte a snellire i procedimenti civili: da un lato vi è la possibilità di trasferire in sede arbitrale i procedimenti civili pendente, tra cui anche quelli vertenti su un contratto collettivo di lavoro che prevede l'arbitrato; dall'altro lato è introdotta la procedura di negoziazione assistita. Sono inoltre previste alcune misure atte ad evitare un abuso del processo attraverso una nuova regolamentazione delle spese processuali.
Nel decreto sono poi contenute misure di contrasto per il ritardo del pagamento, in particolare aumentando dall'1% all'8,15% il tasso di interesse moratorio in pendenza di contezioso civile o procedimento arbitrale.


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