Dal Ministero istruzioni sul contributo unificato nelle procedure concorsuali

La Redazione
14 Aprile 2016

Con la Circolare dello scorso 1 aprile, il Ministero della Giustizia risponde ai numerosi quesiti giunti alla Direzione generale della Giustizia Civile e relativi al contributo unificato per le opposizioni allo stato passivo fallimentare per le diverse fasi processuali.

Con la Circolare dello scorso 1 aprile, il Ministero della Giustizia risponde ai numerosi quesiti giunti alla Direzione generale della Giustizia Civile e relativi al contributo unificato per le opposizioni allo stato passivo fallimentare per le diverse fasi processuali.

In primo luogo la Circolare ricorda che la materia è disciplinata dagli artt. 9 e 13 d.P.R. n. 115/2002, dal cui testo emerge come il legislatore, dopo aver previsto l'obbligo di versamento del contributo unificato per la procedura concorsuale, ha indicato l'ammontare dovuto unicamente “per la procedura fallimentare”, definita come quella che va “dalla sentenza dichiarativa di fallimento alla chiusura”.
Di conseguenza, non rientrano nella previsione normativa in esame la fase istruttoria prefallimentare, la procedura di opposizione allo stato passivo fallimentare e tutte le fasi giudiziali delle altre procedure concorsuali.

In tale contesto normativo, diversi sono stati gli approcci interpretativi da parte degli uffici giudiziari ma la Direzione Generale del Ministero ha ritenuto opportuno uniformare l'approccio della prassi operativa al riguardo. La Circolare precisa che il versamento del contributo unificato di iscrizione a ruolo è dovuto per ciascun grado di giudizio che abbia natura giurisdizionale, secondo i criteri individuati dall'art. 13 d.P.R. n. 115/2002, basati rispettivamente sul valore della domanda (come risulta da apposita dichiarazione resa dalla parte nelle conclusioni dell'atto introduttivo) e sulla materia o natura del procedimento.

L'ufficio giudiziario è tenuto al controllo sul versamento del contributo unificato versato secondo le disposizioni dell'art. 15 e, in particolare, deve verificare l'esistenza della dichiarazione del valore della causa oggetto della domanda, la ricevuta del versamento e la corrispondenza dell'importo versato allo scaglione di valore della causa.

Riassumendo, per la procedura fallimentare (intercorrente tra la sentenza dichiarativa di fallimento e la chiusura) il contributo unificato è dovuto in misura fissa pari a euro 851,00 (art. 13, comma 5, d.P.R. 115/2002). Per le fasi endoprocessuali, nonché per quelle di natura giurisdizionale delle altre procedure concorsuali, dovrà farsi riferimento alla dichiarazione di valore del difensore (art. 14, d.P.R. 151/2002) al momento dell'individuazione del giudice competente a decidere sulla domanda proposta e al tipo di procedura azionata.

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