Concordato liquidatorio e stipula dell’atto di vendita in presenza di ipoteche e iscrizioni
26 Giugno 2013
Nel decreto di omologa di un concordato preventivo con cessione dei beni, la vendita dei beni immobili è autorizzata anche a trattativa privata o con procedure competitive. Il Commissario Giudiziale, e Commissario liquidatore, deve procedere al rogito di un “immobile da costruire” (in fase di costruzione - al grezzo), per cui è stato trovato un acquirente.
RIFERIMENTI NORMATIVI - L'art. 8, d. Lgs. n. 122/2005 recita: “Il notaio non può procedere alla stipula dell'atto di compravendita se, anteriormente o contestualmente alla stipula, non si sia proceduto alla suddivisione del finanziamento in quote o al perfezionamento di un titolo per la cancellazione o frazionamento dell'ipoteca a garanzia o del pignoramento gravante sull'immobile.” L'ORIENTAMENTO DELLA GIURISPRUDENZA - In argomento, il Tribunale di Milano (decreto n. 5401 del 10 maggio 2012, in IlFallimentarista, con nota di Ivone-Macario, Concordato preventivo della fondazione esercente attività d'impresa e poteri del Tribunale nella disciplina della liquidazione), ha ritenuto che l'Autorità Giudiziaria (Tribunale prima, con il decreto di omologa, Giudice Delegato poi, in fase esecutiva) possa ordinare “anche la cancellazione delle ipoteche (...) indipendentemente dalla procedura di vendita o cessione prescelta, e quindi anche nelle varie ipotesi di adozione della forma negoziale”. CONCLUSIONI - Nel caso di specie, si osserva peraltro che la struttura negoziale pare garantire che il pagamento avvenga con certezza. |