Insinuazione al fallimento sulla scorta di un decreto ingiuntivo definitivo

11 Giugno 2012

Nel caso di decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo, opposto ante fallimento dal solo debitore principale e non anche dal fidejussore, il terzo garantito può insinuarsi al passivo fallimentare sulla scorta del decreto ingiuntivo dichiarato definitivamente esecutivo dopo la dichiarazione di fallimento?

Nel caso di decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo, opposto ante fallimento dal solo debitore principale e non anche dal fidejussore, il terzo garantito può insinuarsi al passivo fallimentare sulla scorta del decreto ingiuntivo dichiarato definitivamente esecutivo dopo la dichiarazione di fallimento?

Il terzo garantito, che si ritiene che sia il creditore dell'odierno fallito, si può insinuare al fallimento. La questione è il titolo con il quale si insinua.
Il creditore può insinuarsi con il titolo originario con il quale ha richiesto il decreto ingiuntivo, rinunciando quindi ai diritti per spese e accessori riconosciute da questo. Questo può farlo indipendentemente dal fatto che il credito sia o meno garantito, posto che l'esistenza della garanzia non è ostativa alle richieste volte al debitore principale. La soluzione è forzante quando il decreto ingiuntivo non sia divenuto definitivo (per mancata opposizione o per rigetto di quest'ultima) prima del fallimento, poiché in tale ipotesi il decreto è tamquam non esset, è, privo, cioè, di alcun effetto, e non potrebbe acquisirlo nemmeno dopo, ove risultasse apposta una dichiarazione di esecutività dopo il fallimento, poiché il credito azionato con il monitorio prima del fallimento può essere accertato solo nel fallimento (ex artt. 52, e 93 e ss. l. fall.) e non più nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo.
Il creditore può quindi insinuarsi al fallimento (chiedendo anche i diritti e le spese del monitorio) quando sia in possesso di un decreto divenuto definitivo prima del fallimento o sulla base di una sentenza a lui favorevole del giudizio di opposizione del decreto ingiuntivo emessa o divenuta definitiva prima del fallimento.
In ogni caso al momento del riparto il curatore dovrà verificare che nello stato passivo non vi sia anche tra i creditori il fideiussore che può rivalesi sul debitore fallito, al fine di evitare di soddisfare due volte lo stesso credito.

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