Quali sono, in sintesi, le novità introdotte in materia di privilegi fiscali dalla "manovra correttiva"?
30 Novembre 2011
Quali sono, in sintesi, le novità introdotte in materia di privilegi fiscali dalla "manovra correttiva"?
La manovra di stabilizzazione finanziaria d.l. n. 98/2011 ha modificato la disciplina sui privilegi fiscali, al fine di tutelare maggiormente i crediti tributari nell'ambito delle procedure esecutive individuali e concorsuali. Il comma 39 attribuisce poi il beneficio della collocazione sussidiaria sugli immobili di cui al comma 3 dell'art. 2776 anche alle suddette sanzioni. L'intervento del legislatore non si è però limitato ad estendere il riconoscimento del privilegio di cui all'art. 2752 c.c., ma ne ha anche semplificato il presupposto, non subordinando più la sua concessione all' iscrizione dei crediti fiscali nei ruoli resi esecutivi nell' anno in cui l'agente per la riscossione promuoveva l'esecuzione e nell' anno precedente. Pertanto il privilegio si estende ora a tutti i tributi iscritti a ruolo, senza alcun limite. Rimangono tuttavia esclusi da tali novità i crediti relativi ai tributi locali (a titolo esemplificativo: Ici, Tarsu, Tia, Tosap) per i quali continuerà ad applicarsi l'ultimo comma dell'art. 2752 c.c., con la conseguente esclusione del privilegio mobiliare per le relative sanzioni, che continueranno ad avere natura chirografaria. Contestualmente il comma 38 ha abrogato l'art. 2771 c.c., il che implica il venir meno del privilegio immobiliare prima previsto da tale norma per le imposte dirette. Le disposizioni di cui all'art. 23, comma 37, d.l. n. 98/2011 hanno peraltro efficacia retroattiva e si applicano di conseguenza anche ai crediti sorti anteriormente all' entrata in vigore del decreto e quindi al 6 luglio 2011. Il Presidente della Sezione Fallimentare del Tribunale di Milano, con la Comunicazione di servizio n. 7/201 diffusa tra i curatori, ha affrontato gli effetti della novella, ai fini operativi, sulle procedure fallimentari e concordatarie ancora in corso, dando le come seguenti indicazioni: a) per i fallimenti, qualora il credito fiscale oggetto della suddetta modifica normativa sia già stato ammesso in via definitiva come chirografario, il creditore-Fisco (leggasi, di norma, l'agente per la riscossione) dovrà necessariamente presentare una domanda di insinuazione tardiva ai sensi dell'art. 101 l. fall. entro dodici o diciotto mesi dalla chiusura dello stato del passivo; qualora tale termine sia scaduto in epoca precedente all' entrata in vigore del d.l. 98/2011, si considera indicativamente come termine ultimo di ammissibilità della domanda ultra-tardiva il 31 dicembre 2011. Il curatore non è quindi tenuto, né legittimato a modificare lo stato del passivo se non in presenza di tale domanda e del relativo provvedimento di ammissione del Giudice Delegato; b) per i concordati preventivi, che si trovino in fase di ammissione, potrà essere concessa al ricorrente la possibilità di cui all'art. 162, comma 1, l. fall. (termine per apportare integrazioni al piano); per quelli che si trovino in fase di approvazione o di omologazione, spetta invece al Commissario Giudiziale e al ricorrente procedere ad aggiornare i conteggi, tenendo conto dell' impatto di tale modifica normativa sul fabbisogno: se comporta l'azzeramento della percentuale di soddisfazione dei chirografari, ovvero, in caso di formazione di più classi, almeno una delle classi si trovi a non ricevere alcun beneficio dal concordato, il concordato viene dichiarato inammissibile ai sensi dell'art. 173 l. fall., salvo che pervenga una proposta migliorativa; se permane la previsione di pagamento dei chirografari ma con una riduzione maggiore del 25% rispetto alla percentuale promessa originariamente – o tale scostamento si verifichi in almeno una classe in caso di concordato con classi - occorre procedere ad una nuova votazione, che non occorre invece in caso di scostamento inferiore al 25%; c) a tutela degli altri creditori privilegiati, intervenuti nell'esecuzione o ammessi al passivo fallimentare prima del 6 luglio 2011, l'art. 23, comma 40 del d.l. n. 98/2011 dà la possibilità di contestare i crediti fiscali che, per effetto delle nuove norme, sono stati loro anteposti nel grado di privilegio; si potrà dunque ricorrere al rimedio dell'impugnazione dello stato passivo ai sensi dell'art. 98, comma 3, l. fall. entro 30 giorni dalla comunicazione di cui all'art. 97 l. fall.; d) la già intervenuta ammissione al privilegio immobiliare ex art. 2771 c.c. (privilegio ora abrogato), ove disposta con provvedimento ormai coperto da giudicato interno, deve ritenersi immodificabile, dato che, in tal caso, la norma di cui all'art. 23, comma 38, del d.l. 98/2011 non è retroattiva. |