Codice di Procedura Penale art. 139 - Riproduzione fonografica o audiovisiva.Riproduzione fonografica o audiovisiva. 1. La riproduzione fonografica o audiovisiva [134] è effettuata da personale tecnico, anche estraneo all'amministrazione dello Stato, sotto la direzione dell'ausiliario [126] che assiste il giudice. 2. Quando si effettua la riproduzione fonografica, nel verbale è indicato il momento di inizio e di cessazione delle operazioni di riproduzione [136]. 3. Per la parte in cui la riproduzione fonografica, per qualsiasi motivo, non ha avuto effetto o non è chiaramente intelligibile, fa prova il verbale redatto in forma riassuntiva [134]. 4. La trascrizione della riproduzione è effettuata da personale tecnico giudiziario. Il giudice può disporre che essa sia affidata a persona idonea estranea all'amministrazione dello Stato. 5. Quando le parti vi consentono, il giudice può disporre che non sia effettuata la trascrizione. 6. Le registrazioni fonografiche o audiovisive e le trascrizioni, se effettuate, sono unite agli atti del procedimento [49 att.; 24 reg.]. InquadramentoLa disposizione è meramente attuativa dei precetti fissati negli articoli precedenti, ed individua le modalità esecutive che connotano la riproduzione fonografica ed audiovisiva. Nozione di verbale e sue modalità di redazioneVedi sub art. 134. Individuazione dell'ausiliarioVedi sub art. 126. Il sub-ausiliario in possesso di specifiche competenze tecnicheVedi sub art. 135. La disciplina specificaSi è già osservato nel commento sub art. 134 che, relativamente alle modalità attuative della documentazione, deve distinguersi fra verbalizzazione con strumenti meccanici e con scrittura manuale. Nella prima ipotesi, nella quale rilevano principalmente la stenotipia, la fonoregistrazione e la videoregistrazione degli atti processuali, accade di regola che l'ausiliario del giudice non sia in grado, per mancanza di specifica competenza ovvero per carenza di dotazioni materiali da parte dell'ufficio, di procedere in via autonoma. Per questo il legislatore processuale legittima l'ausiliario, previa autorizzazione del giudice che procede, a farsi assistere da personale tecnico, anche esterno alla amministrazione dello Stato. E si parla in questi casi di sub-ausiliari. La disposizione in commento ribadisce tale principio, prevedendo che quando il verbale è redatto con la stenotipia o con altro strumento meccanico, l'ausiliario (previa autorizzazione del giudice a norma dell'art. 134) può farsi assistere da personale tecnico, anche esterno alla amministrazione dello Stato, che opera tuttavia sotto la sua direzione. Ma ciò può avvenire solo nel rispetto di alcune prescrizioni di natura tecnico-attuativa, che non pongono invero particolari difficoltà interpretative. Si prevede infatti che: a) nel verbale è indicato il momento di inizio e cessazione delle operazioni, disposizione peraltro già desumibile dall'art. 136 sul contenuto del verbale; b) la trascrizione della riproduzione è affidata a personale tecnico giudiziario; ma in mancanza di questo (come è la regola non essendosi mai fatte assunzioni per l'adempimento) il giudice può autorizzare personale tecnico esterno; e nella prassi è invalso l'uso di attribuire il compito della trascrizione al medesimo personale che esegue la fonoregistrazione, sulla base delle gare di appalto indette dal Ministero della Giustizia; c) le registrazioni e le trascrizioni sono unite agli atti del procedimento. Si prevede poi che, sull'accordo delle parti, possa non farsi luogo a trascrizione delle riproduzioni. In questi casi, dunque, agli atti verranno inseriti solo i supporti contenenti le registrazioni, affinché esse documentino, a futura memoria, il contenuto degli atti alle quali si riferiscono, senza però trasposizione su supporto cartaceo. Infine, si prevede che laddove le riproduzioni non sino in tutto od in parte intellegibili, faccia prova il verbale redatto in forma riassuntiva. Ma, più in generale, per le possibili divergenze fra il verbale riassuntivo e la trascrizione vedi sub art. 134. Casisticaa) non determina alcuna nullità la mancanza sopravvenuta, per qualsiasi causa, dei nastri delle fonoregistrazioni delle deposizioni testimoniali regolarmente trascritte, sia per il principio di tassatività delle nullità sia perché la documentazione di quanto avvenuto in udienza è attestata dalle trascrizioni, costituenti parte integrante del processo verbale (Cass. S. U., n. 12778/2020); b ) non determinano alcuna nullità le carenze od omissioni nella trascrizione o sottoscrizione dei verbali stenotipici delle udienze dibattimentali (Cass. I, n. 857/2019); c) Non determina nullità la mera omissione della trascrizione della riproduzione fonografica o audiovisiva di atti processuali (Cass. III, n. 6151/1994); d) legittima è la richiesta cautelare formulata sulla base della sola trascrizione della «documentazione fonografica» di atti del procedimento senza che sia necessario allegare alla richiesta anche la registrazione fonografica, posto che la mancata allegazione di tale ultima non è sanzionata a pena di nullità (Cass. III, n. 1698/1993). BibliografiaVedi sub art. 134. |