Codice di Procedura Penale art. 154 - Notificazioni alla persona offesa, alla parte civile, al responsabile civile e al civilmente obbligato per la pena pecuniaria.

Alessandro D'Andrea

Notificazioni alla persona offesa, alla parte civile, al responsabile civile e al civilmente obbligato per la pena pecuniaria.

1. Le notificazioni alla persona offesa che non ha proposto querela e non ha nominato un difensore sono eseguite secondo le disposizioni dell'articolo 153-bis, comma 4, e, quando anche la dichiarazione o l'elezione di domicilio mancano o sono insufficienti o inidonee, secondo le disposizioni dell'articolo 157, commi 1, 2, 3, 4 e 8. Se sono ignoti i luoghi ivi indicati, la notificazione è eseguita mediante deposito dell'atto nella segreteria o nella cancelleria. Qualora risulti dagli atti notizia precisa del luogo di residenza [43 c.c.] , di dimora o di lavoro abituale all'estero, la persona offesa è invitata mediante raccomandata con avviso di ricevimento a dichiarare o eleggere domicilio nel territorio dello Stato, oppure a dichiarare un indirizzo di posta elettronica certificata o altro servizio elettronico di recapito certificato qualificato. Se nel termine di venti giorni dalla ricezione della raccomandata non viene effettuata alcuna dichiarazione o elezione di domicilio ovvero se la stessa è insufficiente o risulta inidonea, la notificazione è eseguita mediante deposito dell'atto nella segreteria o nella cancelleria. Alla dichiarazione o alla elezione di domicilio si applicano le disposizioni di cui all'articolo 153-bis, commi 2 e 31.

1-bis. Quando è necessario per evitare la scadenza del termine di prescrizione del reato o il decorso del termine di improcedibilità' di cui all'articolo 344-bis oppure è in corso di applicazione una misura cautelare, l'autorità giudiziaria può disporre che, nei casi indicati al comma 1, primo periodo, la notificazione alla persona offesa dell'avviso di fissazione dell'udienza preliminare o della citazione a giudizio ai sensi degli articoli 450, comma 2, 456, 552 e 601 sia eseguita dalla polizia giudiziaria2.

2. La notificazione della prima citazione al responsabile civile [83 s.] e alla persona civilmente obbligata per la pena pecuniaria [89] è eseguita, nei casi di cui all'articolo 148, comma 4, con le forme stabilite per la prima notificazione all'imputato non detenuto3.

3. Se si tratta di pubbliche amministrazioni, di persone giuridiche o di enti privi di personalità giuridica, le notificazioni sono eseguite nelle forme stabilite per il processo civile.

4. Le notificazioni alla parte civile [76 s.], al responsabile civile [83 s.] e alla persona civilmente obbligata per la pena pecuniaria [89] costituiti in giudizio sono eseguite presso i difensori [1005]. Il responsabile civile e la persona civilmente obbligata per la pena pecuniaria, se non sono costituiti, quando non dispongono di un domicilio digitale, devono dichiarare o eleggere il proprio domicilio nel luogo in cui si procede o dichiarare un indirizzo di posta certificata o altro servizio elettronico di recapito certificato qualificato, con atto depositato nella cancelleria del giudice competente. In mancanza di tale dichiarazione o elezione o se la stessa è insufficiente o inidonea, le notificazioni sono eseguite mediante deposito nella cancelleria4.

[1]  Comma modificato dall'articolo 10, comma 1, lett. f) num. 1) lettere a), b), c), d) e) d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 150, che ha sostituito il primo periodo con il seguente: «Le notificazioni alla persona offesa che non ha proposto querela e non ha nominato un difensore sono eseguite secondo le disposizioni dell'articolo 153-bis, comma 4, e, quando anche la dichiarazione o l'elezione di domicilio mancano o sono insufficienti o inidonee, secondo le disposizioni dell'articolo 157, commi 1, 2, 3, 4 e 8.»; nel secondo periodo dopo la parola: «nella» ha aggiunto le seguenti: «segreteria o nella»; al terzo periodo ha sostituito le parole seguenti: «, di dimora o di lavoro abituale» le parole: «o di dimora»  e dopo la parola: «Stato» ha aggiunto le seguenti: «, oppure a dichiarare un indirizzo di posta elettronica certificata o altro servizio elettronico di recapito certificato qualificato»; al quarto periodo ha sostituito le seguenti: «alcuna dichiarazione o elezione» alle parole: «la dichiarazione o l'elezione» e dopo la parola: «nella» ha aggiunto le seguenti: «segreteria o nella»; dopo il quarto periodo ha inserito il seguente: «Alla dichiarazione o alla elezione di domicilio si applicano le disposizioni di cui all'articolo 153-bis, commi 2 e 3». Per l'entrata in vigore delle modifiche disposte dal citato d.lgs. n. 150/2022, vedi art. 99-bis, come aggiunto dall'art. 6, comma 1, d.l. 31 ottobre 2022, n. 162, conv., con modif., in l. 30 dicembre 2022, n. 199.

[3] Comma modificato dall'articolo 10, comma 1, lett. f) num. 2) d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 150, che, dopo la parola: «eseguita» ha aggiunto le seguenti: «, nei casi di cui all'articolo 148, comma 4,». Per l'entrata in vigore delle modifiche disposte dal citato d.lgs. n. 150/2022, vedi art. 99-bis, come aggiunto dall'art. 6, comma 1, d.l. 31 ottobre 2022, n. 162, conv., con modif., in l. 30 dicembre 2022, n. 199.

[4] Comma modificato dall'articolo 10, comma 1, lett. f) num. 3) d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 150, che  ha sostituito le parole seguenti: «quando non dispongono di un domicilio digitale, devono dichiarare o eleggere il proprio domicilio nel luogo in cui si procede o dichiarare un indirizzo di posta certificata o altro servizio elettronico di recapito certificato qualificato, con atto depositato nella cancelleria del giudice competente» alle parole «devono dichiarare o eleggere il proprio domicilio nel luogo in cui si procede con atto ricevuto nella cancelleria del giudice competente». Per l'entrata in vigore delle modifiche disposte dal citato d.lgs. n. 150/2022, vedi art. 99-bis, come aggiunto dall'art. 6, comma 1, d.l. 31 ottobre 2022, n. 162, conv., con modif., in l. 30 dicembre 2022, n. 199.

Inquadramento

L'art. 154 regola le differenti modalità con cui devono essere effettuate le notificazioni a taluni soggetti specificamente considerati dalla norma, e cioè: alla persona offesa, al responsabile civile, alla persona civilmente obbligata per la pena pecuniaria, alla parte civile, alle pubbliche amministrazioni, alle persone giuridiche ed agli enti privi di personalità giuridica.

Le notificazioni alla persona offesa

Il comma 1 dell'art. 154 indica, come regola generale, che le notificazioni alla persona offesa devono essere eseguite nel rispetto delle forme stabilite dai commi 1, 2, 3 4 e 8 dell'art. 157 per l'imputato, e quindi, secondo le modalità a “scalare” ivi precisate, mediante consegna di copia dell'atto al destinatario, ricercato nei vari luoghi di sua pertinenza, ai conviventi, al portiere e, in extrema ratio, attraverso il deposito dell'atto nella casa comunale.

Inoltre, devono essere applicate alla persona offesa anche le norme indicate dai commi 3 e 5-bis dell'art. 148, relative alle modalità di consegna dell'atto a persona diversa dal destinatario, oltre alla disciplina della notifica nel domicilio dichiarato o eletto, stante il richiamo effettuato dall'art. 157, comma 1, alle previsioni degli artt. 161 e 162.

È stata coerentemente ritenuta valida, in giurisprudenza, la notifica effettuata al difensore della persona offesa, quale suo domiciliatario ex lege (Cass. V, n. 6232/2011), senza, però, che ciò possa impedire di notificare l'atto direttamente alla persona offesa, non dando luogo a nullità alcuna l'omessa notifica al difensore domiciliatario ex lege ai sensi dell'art. 33 disp. att. (Cass. III, n. 24062/2010). Perché tale ultima norma possa trovare applicazione è, tuttavia, necessario che la nomina del difensore di fiducia contenga l'indicazione del suo domicilio, dovendosi, in mancanza, procedere alla notifica diretta alla persona offesa (Cass. III, n. 38065/2013).

L'indicata regola generale soffre di due specifiche eccezioni, riguardanti le ipotesi in cui la persona offesa sia irreperibile ovvero abbia la residenza o il domicilio all'estero.

Nel primo caso, in cui sono ignoti i luoghi indicati dall'art. 157, la notifica si esegue mediante deposito dell'atto in cancelleria, ritenendosi equo che la vittima, specie se denunziante o querelante, debba adoperarsi per favorire la sua reperibilità. Nella seconda ipotesi, invece, utilizzando modalità analoghe a quelle previste dall'art. 169 nei confronti dell'imputato, la persona offesa è invitata a dichiarare o eleggere domicilio nel territorio dello Stato. Nel caso ciò non avvenga, o non avvenga regolarmente, la notifica viene eseguita mediante deposito dell'atto nella cancelleria. In ogni caso non è prevista l'applicazione alla persona offesa domiciliata all'estero delle norme degli artt. 727 ss. in materia di rogatorie all'estero (Cass. IV, n. 6725/2005).

Le notificazioni al responsabile civile ed alla persona civilmente obbligata per la pena pecuniaria

Le notificazioni al responsabile civile ed alla persona civilmente obbligata per la pena pecuniaria sono regolate, nei commi 2 e 4 dell'art. 154, con differente disciplina a seconda che si tratti della notifica della prima citazione ovvero degli atti successivi.

Con riguardo alla prima citazione, sono applicate le disposizioni generali previste dall'art. 157 per la prima notificazione all'imputato non detenuto, mentre per le successive notifiche vige un regime differenziato a seconda che il responsabile civile ed il civilmente obbligato per la pena pecuniaria siano, o meno, costituti in giudizio: nel primo caso le notifiche sono eseguite presso il loro difensore; in mancanza di costituzione, invece, gli indicati soggetti hanno l'obbligo di dichiarare o eleggere il proprio domicilio nel luogo in cui si procede, con atto ricevuto dalla cancelleria del giudice competente, altrimenti dovendosi eseguire le notificazioni — in assenza, insufficienza o inidoneità della dichiarazione o elezione di domicilio — mediante deposito nella cancelleria dell'atto.

Le notificazioni alla parte civile

Le notificazioni alla parte civile sono eseguite presso il difensore munito di procura speciale, nominato ai sensi dell'art. 100, cha la rappresenta in giudizio, e quindi con la stessa disciplina prevista per le notifiche al responsabile civile ed alla persona civilmente obbligata per la pena pecuniaria nel caso di loro intervenuta costituzione. La norma ha portata cogente ed il suo mancato rispetto, con effettuazione della notifica direttamente alla parte civile, determina una nullità di ordine generale, ex art. 178, comma 1, lett. c) (Cass. IV, n. 3843/1994).

Le notificazioni alle pubbliche amministrazioni, alle persone giuridiche ed agli enti privi di personalità giuridica

Il comma 3 dell'art. 154 disciplina il regime delle notificazioni riguardanti le pubbliche amministrazioni, le persone giuridiche e gli enti privi di personalità giuridica attraverso un generale richiamo alle forme stabilite dal processo civile.

Pertanto, le notifiche alle pubbliche amministrazioni sono effettuate presso gli uffici dell'Avvocatura dello Stato e quelle riguardanti le persone giuridiche secondo il disposto dell'art. 145 c.p.c. — e, cioè, nella relativa sede mediante consegna di copia dell'atto al rappresentante o all'incaricato della ricezione delle notificazioni, ovvero, in mancanza, ad altra persona addetta alla stessa sede o al portiere dello stabile —.

In giurisprudenza è stato affermato che la notifica di atti del procedimento penale ad una società, ancorché priva di personalità giuridica, va effettuata secondo le forme stabilite dal codice di procedura civile, per cui, in ipotesi di notifica indirizzata al legale rappresentante, deve essere applicato l'art. 140 c.p.c., che presuppone che sia individuato il luogo della notifica, ma non vi sia la presenza del destinatario (Cass. V, n. 39848/2013).

Nel caso di responsabilità amministrativa da reato delle persone giuridiche, le notifiche all'ente sono regolate dalla disposizione dell'art. 43 d.lgs. n. 231/2001, che rimanda, per la prima notificazione, alle forme stabilite dal processo civile, tramite richiamo della previsione dell'art. 154, comma 3. Sono ritenute comunque valide le notificazioni eseguite mediante consegna al legale rappresentante, anche se imputato del reato da cui dipende l'illecito amministrativo.

Il medesimo art. 43 d.lgs. n. 231/2001 prevede poi, al comma 3, che ove l'ente abbia dichiarato o eletto domicilio nella dichiarazione di costituzione ex art. 39, comma 2, d.lgs. n. 231/2001 o in un altro atto comunicato all'autorità giudiziaria, le notificazioni debbano essere eseguite, ex art. 161, al domicilio dichiarato o eletto. L'ultimo comma dell'indicata norma dispone, infine, che ove non sia possibile eseguire le notificazioni in nessuno dei modi indicati, debbano essere svolte nuove ricerche alle quali fa seguito, in caso di esito negativo, la sospensione del procedimento da parte del giudice, previa richiesta del pubblico ministero.

Modifiche introdotte dal d.lgs. n. 150/2022 (c.d. “riforma Cartabia”)

L'art. 10, comma 1, lett. f), d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 150, ha modificato il contenuto dell'art. 154, ponendosi quale necessario adattamento, con riguardo alle parti private diverse dall'imputato, della nuova disciplina generale introdotta dall'art. 148. La norma si correla, inoltre, alla specifica disposizione dettata dall'art. 153-bis per la persona offesa che abbia proposto querela, anche facendosi espresso richiamo, con riguardo alla notifica alla persona offesa, al dettaglio previsto dai commi da 1 a 5 dell'art. 153-bis in ordine alle formalità connesse alla dichiarazione o elezione di domicilio. Il primo comma disciplina le modalità di effettuazione delle notificazioni alla persona offesa, nei casi in cui non sia possibile procedere per via telematica, stabilendo che esse devono essere effettuate ai sensi dell'art. 157, commi, 1, 2, 3, 4, e 8, salvo che la persona offesa non abbia eletto o dichiarato domicilio. Viene, altresì, considerata l'ipotesi della persona offesa all'estero, prevedendosi nei suoi confronti lo specifico onere di dichiarare o eleggere domicilio nel territorio dello Stato, ovvero di dichiarare un indirizzo di posta elettronica certificata o altro servizio elettronico di recapito certificato qualificato. I successivi commi regolano il sistema delle notifiche nei confronti del responsabile civile e della persona civilmente obbligata per la pena pecuniaria. La prima citazione deve essere notificata, ove non sia possibile mediante il ricorso alla modalità telematica, con le forme stabilite per la prima notificazione all'imputato non detenuto (comma 2). Nel prosieguo, quindi, il quarto comma distingue le situazioni in cui la parte civile, il responsabile civile e la persona civilmente obbligata per la pena pecuniaria siano costituiti in giudizio, nel qual caso sono legalmente domiciliati presso i loro difensori, da quella in cui, invece, non siano costituiti in giudizio, ipotesi in cui, ove non abbiano un domicilio digitale, sono tenuti, in alternativa alla dichiarazione o alla elezione di domicilio nel luogo in cui si procede, a indicare un indirizzo di posta certificata o altro servizio elettronico di recapito certificato qualificato.

Entrata in vigore della riforma

La modifica normativa ha decorrenza dal 30 dicembre 2022, in ossequio a quanto disposto dall’art. 6 del d.l. 31 ottobre 2022, n. 162.

In difetto di una normativa transitoria ad hoc, la novella si applicherà secondo il principio tempus regit actum.

Modifiche introdotte dal d.lgs n. 31/2024 (c.d. “correttivo Cartabia”)

L'art. 2, lett. d), d.lgs. 19 marzo 2024, n. 31 ha introdotto il nuovo comma 1-bis dell'art. 154, in ragione del quale l'autorità giudiziaria può disporre, nei casi indicati al comma 1, primo periodo, chelanotificazione alla persona offesa dell'avviso di fissazione dell'udienza preliminare o della citazione a giudizio ai sensi degli artt. 450, comma 2, 456, 552 e 601 venga eseguita dalla polizia giudiziaria, onde evitare la scadenza del termine di prescrizione del reato o il decorso del termine di improcedibilità ex art. 344-bis, ovvero laddove vi sia in corso l'applicazione di una misura cautelare.

La ratio della norma, da leggersi in combinato con quanto disposto dall'art. 157-ter, comma 2, in tema di notifica degli atti introduttivi del giudizio agli imputati non detenuti, ha l'evidente scopo di neutralizzare il rischio che l'effetto positivo in termini di accelerazione e certezza dell'esito delle notificazioni degli atti introduttivi perseguito mediante il ricorso alla polizia giudiziaria venga, in qualche modo, vanificato dalla mancata tempestiva notifica dei medesimi atti alla persona offesa dal reato. Nel nuovo comma 1-bis dell'art. 154, tuttavia, non è stata riprodotta la clausola generale di chiusura contenuta nel succitato comma 2 dell'art. 157-ter, per il quale l'autorità giudiziaria può ricorrere alla polizia giudiziaria in ogni altro caso in cui ciò sia ritenuto indispensabile e improcrastinabile sulla base di specifiche esigenze.

Bibliografia

Bartolini-Bartolini-Savarro, Le notificazioni nel processo civile e nel processo penale, Piacenza, 2010; Bassi-Epidendio, Enti e responsabilità da reato: accertamento, sanzioni e misure cautelari, Milano, 2006; Ceresa Gastaldo, Il “processo alle società” nel d.lg. 8 giugno 2001, n. 231, Torino, 2003: Gennai-Traversi, La responsabilità degli enti per gli illeciti amministrativi dipendenti da reato, Milano, 2001; Gialuz, Per un processo penale più efficiente e giusto. Guida alla lettura della riforma Cartabia, Profili processuali, in Sistema penale, 2022, 1;Grilli, Le notificazioni penali, Milano, 1990; Palumbo, Le notificazioni nel rito penale, Napoli, 1992.

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