Codice di Procedura Penale art. 212 - Modalità del confronto.Modalità del confronto. 1. Il giudice, richiamate le precedenti dichiarazioni ai soggetti tra i quali deve svolgersi il confronto, chiede loro se le confermano o le modificano, invitandoli, ove occorra, alle reciproche contestazioni. 2. Nel verbale [136] è fatta menzione delle domande rivolte dal giudice, delle dichiarazioni rese dalle persone messe a confronto e di quanto altro è avvenuto durante il confronto. InquadramentoMentre l’esame è di regola condotto dalle parti, il confronto è condotto dal giudice (e nella fase delle indagini preliminari) dal pubblico ministero o dalla polizia giudiziaria. Il confronto avviene attraverso il richiamo delle precedenti dichiarazioni in contrasto, la richiesta alle persone poste a confronto se le confermano o le modificano e le conseguenti dichiarazioni, procedendo alle reciproche contestazioni. Modalità del confrontoTrattandosi di mezzo di prova la cui necessità, per sua natura, può emergere soltanto ad istruttoria dibattimentale già avviata, tenuto conto del suo inscindibile collegamento con le dichiarazioni rese in tale sede (o comunque acquisite al fascicolo dibattimentale), il confronto non deve essere richiesto in sede di richieste di prova ai sensi dell'art. 493 c.p.p. (Trib. Milano, 11.5.1994, Cusani). Ai sensi dell'art. 364, comma 7, è vietato a coloro che intervengono agli atti di confronti, di interrogatorio ed ispezione, di fare segni di approvazione o disapprovazione, mentre è riconosciuta al difensore la facoltà di presentare richieste, osservazioni e riserve, delle quali deve essere fatta menzione a verbale. Pertanto, benché non sia espressamente previsto dall'art. 212 c.p.p., in dottrina si ritiene che i difensori possano chiedere al presidente del collegio di porre domande o di fare rilievi che valgano a chiarire i contrasti, senza che, tuttavia, tali rilievi o domande possano essere poste direttamente dai difensori ai dichiaranti (Nappi, Cap. XI, par. 45.3). Al confronto a cui partecipi l'imputato o la persona sottoposta alle indagini si applicano le disposizioni sull'assistenza del difensore previste per l'interrogatorio. Pertanto dinanzi al P.M., l'assenza del difensore, ritualmente e tempestivamente avvisato, non ne determina di per sé la nullità per difetto di assistenza all'indagato, essendo tale sanzione espressamente comminata con riferimento alle ipotesi in cui la presenza del difensore è obbligatoria (Cass. II, n. 39475/2014. Fattispecie nella quale il P.M. ha respinto l'istanza di differimento dell'interrogatorio ad altra data avanzata dal difensore di fiducia, procedendovi in assenza di quest'ultimo, senza nominare in sostituzione un difensore d'ufficio). Del confronto deve essere redatto verbale secondo le modalità previste per tale atto, compresa la disposizione di cui all'art. 141 bis, relativo all'obbligo di documentazione integrale, a pena di inutilizzabilità, con mezzi di riproduzione fonografica o audiovisiva, di ogni interrogatorio di persona che si trovi in stato di detenzione. Infatti tale norma deve essere osservata ogni qualvolta si tratti di assumere dichiarazioni, ancorché definibili come “spontanee”, aventi ad oggetto fatti nei quali il dichiarante sia o possa essere coinvolto in qualità di imputato o indagato nello stesso procedimento o in procedimento connesso o interprobatoriamente collegato, rimanendo invece esclusa la necessità di osservanza del detto obbligo quando le dichiarazioni da assumere riguardino fatti nei quali il dichiarante non sia in alcun modo coinvolto, sì che la sua posizione possa essere assimilata a quella del teste o della persona informata sui fatti (Cass. I, n. 2323/1997). BibliografiaBellavista, Confronto (dir. proc. pen.), in Enc. dir., Milano, 1961, VIII, 1043; Bonzano, Confronti, in Spangher, Teoria e pratica del processo, I, Torino, 2015, 899; Cordero, Procedura penale, Milano, 2012; Chiavario, Diritto processuale penale, Torino, 2019; Cuosta, Confronto (dir. proc. pen.), in Enc. giur. Treccani, 2007, IX; Nappi, Nuova guida al Codice di procedura penale, Lanciano, 2022; Dalia - Ferraioli, Manuale di diritto processuale penale, Padova, 2010; Felicioni, Brevi note sul rapporto fra diritto al silenzio e accompagnamento coattivo dell’imputato per il confronto (nota a Cass., sez. VI, 17 novembre 1994), in Cass. pen. 1995, 3467; Mazza, L’interrogatorio e l’esame dell’imputato nel suo procedimento, Milano, 2004. |