Codice di Procedura Penale art. 365 - Atti ai quali il difensore ha diritto di assistere senza avviso.

Aldo Aceto

Atti ai quali il difensore ha diritto di assistere senza avviso.

1. Il pubblico ministero, quando procede al compimento di atti di perquisizione [247 s.] o sequestro [253 s.], chiede alla persona sottoposta alle indagini, che sia presente, se è assistita da un difensore di fiducia e, qualora ne sia priva, designa un difensore di ufficio a norma dell'articolo 97, comma 3 [103 3].

2. Il difensore ha facoltà di assistere al compimento dell'atto, fermo quanto previsto dall'articolo 249 [250 1].

3. Si applicano le disposizioni dell'articolo 364, comma 7.

Inquadramento

Il difensore non può essere avvisato del compimento degli atti di indagine a sorpresa, ma può assistervi.

Gli atti di indagine a sorpresa. Rinvio

Perquisizioni e sequestri sono tipici atti di indagine a sorpresa che non potrebbero sortire alcun effetto se della loro esecuzione viene data notizia in anticipo.

Il difensore ha la facoltà di assistere al compimento di atti di perquisizione o di sequestro, ma tale diritto non può giustificare la sospensione o l'arresto dell'atto di indagine, in attesa dell'eventuale arrivo del difensore (di fiducia o d'ufficio) per l'occasione nominato: ciò in quanto il difensore ha la facoltà di assistere al compimento dell'atto in funzione di assistenza dell'indagato purché sia prontamente reperibile, cosicché il compimento dell'atto non può restare sospeso o bloccato in attesa del suo eventuale arrivo, ma può egualmente avere corso (Cass. F, n. 27372/2006).

Si rinvia, per ulteriori aspetti, al commento degli artt. 352, 356 e 366.

Bibliografia

Mari A., Sub artt. 365, in Codice di procedura penale. Rassegna di giurisprudenza e dottrina, a cura di G. Lattanzi e E. Lupo, Vol. V, Milano, 2017.

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