Codice di Procedura Penale art. 378 - Poteri coercitivi del pubblico ministero.

Aldo Aceto

Poteri coercitivi del pubblico ministero.

1. Il pubblico ministero ha, nell'esercizio delle sue funzioni [50 s.], i poteri indicati nell'articolo 131.

Inquadramento

È norma applicabile agli atti di indagine posti in essere dal pubblico ministero riconoscendogli gli stessi poteri coercitivi attribuiti al giudice dall'art. 131.

I poteri coercitivi del pubblico ministero

Nello svolgimento delle sue funzioni il pubblico ministero ha gli stessi poteri coercitivi assegnati al giudice dall'art. 131. Non è perciò norma che intende ribadire la superiorità del pubblico ministero, in quanto tale, rispetto alle parti private; è norma che intende assicurare, sul piano oggettivo, il sicuro e ordinato compimento di un'attività finalizzata all'accertamento di fatti-reato e che riflette la sua legittimità (e la sua forza) dalla cogenza del principio di obbligatorietà dell'azione penale. È potere servente analogo a quello attribuito al pubblico ministero dall'art. 469.  

Bibliografia

Andreazza G., Sub art. 378, in Codice di procedura penale. Rassegna di giurisprudenza e dottrina, a cura di G. Lattanzi e E. Lupo, Vol. V, Milano, 2017.

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