Codice di Procedura Penale art. 430 bis - Divieto di assumere informazioni1.

Enrico Campoli

Divieto di assumere informazioni1.

1. È vietato al pubblico ministero [362], alla polizia giudiziaria [351] e al difensore assumere informazioni dalla persona ammessa ai sensi dell'articolo 507 o indicata nella richiesta di incidente probatorio [393] o ai sensi dell'articolo 422, comma 2, ovvero nella lista prevista dall'articolo 468 e presentata dalle altre parti processuali. Le informazioni assunte in violazione del divieto sono inutilizzabili.

2. Il divieto di cui al comma 1 cessa dopo l'assunzione della testimonianza e nei casi in cui questa non sia ammessa o non abbia luogo.

 

[1] Articolo inserito dall'art. 25 l. 16 dicembre 1999, n. 479.

Inquadramento

L'art. 430-bis detta uno specifico divieto avente ad oggetto l'attività d'indagine (genetica o integrativa) svolta dalle parti in determinate occasioni processuali, tutte legate alla già avvenuta valutazione d'ammissibilità del giudice ovvero in fase di esame da parte dello stesso.

Al fine di garantire la genuinità della prova (dichiarativa) che il giudice si accinge ad assumere — o che si accinge a valutare — è fatto divieto alle parti di provvedere all'audizione, divieto che cessa con l'assunzione della prova da parte del giudice ovvero con la sua non ammissione o il non trovare essa luogo.

Il divieto per tutte le parti di assumere informazioni in determinati momenti processuali

Profili generali

Seppure inserito immediatamente dopo lo spazio normativo dedicato all'attività integrativa d'indagine, — che ha nel suo corpo la previsione di un divieto specifico, e cioè quello di non poter essa mai riguardare atti cui la partecipazione dell'imputato o del suo difensore sono necessari —, l'art. 430-bis estende il proprio confine a tutte le occasioni nelle quali il giudice si appresta a sentire (ovvero a valutare di sentire) persone in determinate occasioni processuali.

Tassatività

Le occasioni processuali in cui trova spazio applicativo tale divieto sono oggetto di indicazione tassativa e non riguardano solo la fase dibattimentale bensì anche due circostanze giurisdizionali legate all'udienza preliminare (art. 422, comma 2) ovvero a quest'ultima ed alle indagini preliminari (incidente probatorio).

L'inutilizzabilità delle informazioni assunte

Profili generali

Nel caso in cui le parti abbiano infranto il divieto è disposta la sanzione dell'inutilizzabilità, con la conseguenza che, in alcun modo, al momento dell'assunzione della prova, esse possono essere poste a fondamento di contestazioni o altro.

Sanzione

L'inutilizzabilità non ha valenza contingente, cioè non trova estrinsecazione limitatamente ai momenti processuali individuati dall'art. 430 bis ma estende la propria portata ad ogni stato e grado del procedimento.

Come hanno avuto modo di precisare i giudici di legittimità, la disposizione di cui all'art. 430-bis prevede una causa di inutilizzabilità a carattere assoluto con la conseguenza che quanto assunto in violazione del divieto non opera solo con riguardo allo specifico atto (nel caso di specie, persona indicate nella richiesta di incidente probatorio) ma si estende e comprende anche la fase dibattimentale (Cass. V, n. 12697/2014).

Eccezioni

Si è ritenuto, in sede di legittimità, che il divieto per le parti di assumere informazioni da persone già chiamate a testimoniare non è applicabile laddove le dichiarazioni sono state raccolte in un separato procedimento penale avente ad oggetto temi d'indagine diversi, anche se eventualmente connessi o collegati a quelli per i quali si procede (Cass. II, n. 31512/2012).

La cessazione del divieto

Profili generali

Il divieto cessa non solo con lo svolgimento della prova ma anche in tutti i casi in cui la stessa non sia stata ammessa dal giudice ovvero essa non abbia avuto luogo.

Casistica

Qualora il pubblico ministero abbia violato il divieto sancito dall'art. 430-bis assumendo informazioni dalla persona indicata nella richiesta di incidente probatorio ciò comporta l'inutilizzabilità delle dichiarazioni acquisite ma non determina la nullità dell'incidente probatorio in quanto il principio secondo cui la nullità di un atto rende invalidi gli atti consecutivi che dipendono da quello dichiarato nullo non si applica in materia di inutilizzabilità (Cass. V, n. 12697/2014).

Bibliografia

Cassibba, L'udienza preliminare, Milano, 2013; Cassibba, L'attività integrativa d'indagine, in Cass. pen., 2014, 3542.

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