Codice di Procedura Penale art. 624 bis - (1) Cessazione delle misure cautelari.(1) Cessazione delle misure cautelari. 1. La corte di cassazione, nel caso di annullamento della sentenza d'appello, dispone la cessazione delle misure cautelari [275 2-ter]. (1) Articolo inserito dall'art. 6 5 l. 26 marzo 2001, n. 128. InquadramentoLa norma era corollario della previsione, poi non più approvata, della obbligatorietà di applicazione di misura cautelare in caso di doppia pronuncia conforme sulla responsabilità a meno che non risultassero inesistenti le esigenze di cautela previsione contenuta nei lavori preparatori che hanno portato all'approvazione della l. n. 128/2001, contenente interventi legislativi in materia di tutela della sicurezza dei cittadini. In difetto di tale elemento di parallelismo, la norma — nell'attuale formulazione — rimane di incerta formulazione. In considerazione di tale origine, la Corte ha affermato che proprio le considerazioni sistematiche fondate soprattutto sulla previsione dell'art. 303, comma 2, escludono che all'annullamento da parte della Cassazione della sentenza di appello consegua automaticamente la cessazione di misure cautelari in atto, dovendosi intendere il disposto dell'art. 624-bis del, introdotto dalla l. n. 128/2001, nel senso che detta cessazione va ordinata dalla Corte solo nei confronti di misure cautelari disposte a seguito di condanna in appello ex art. 275, comma 2-ter, ovvero applicate nel corso del giudizio di secondo grado nell'ipotesi che l'annullamento della sentenza venga disposto senza rinvio (Cass. I, n. 35506/2003). Nell'affermare tale principio la Corte ha precisato che la non automaticità della cessazione della misura cautelare in caso di annullamento della sentenza di appello con rinvio discende da una interpretazione sistematica dell'art. 624-bis in relazione alla mancata modifica del testo dell'art. 626 e, soprattutto, del comma 2 dell'art. 303, il quale espressamente dispone che nel caso di regressione del processo a seguito di annullamento con rinvio da parte della Corte di cassazione “decorrono nuovamente i termini previsti dal comma primo relativamente a ciascuno stato e grado del procedimento” (Cass. III, n. 45458/2016). BibliografiaAlonzi, in Spangher (a cura di), Le nuove norme sulla tutela della sicurezza dei cittadini, Milano, 2001, 235; Bruno, Innovazioni e modifiche al giudizio di Cassazione, in Spangher (a cura di), Le nuove norme sulla tutela della sicurezza dei cittadini, Milano, 2001, 138; Conso, Grevi (a cura di), Compendio di procedura penale. Appendice di aggiornamento, Padova, 2001, 42. |