Codice Penale art. 727 bis - Uccisione, distruzione, cattura, prelievo, detenzione e commercio di esemplari di specie animali o vegetali selvatiche protette 1 2 .

Roberto Carrelli Palombi di Montrone

Uccisione, distruzione, cattura, prelievo, detenzione e commercio di esemplari di specie animali o vegetali selvatiche protette 12.

[I]. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque, fuori dai casi consentiti, uccide, cattura o detiene esemplari appartenenti ad una specie animale selvatica protetta è punito con l'arresto da uno a sei mesi o con l'ammenda fino a 4. 000 euro, salvo i casi in cui l'azione riguardi una quantità trascurabile di tali esemplari e abbia un impatto trascurabile sullo stato di conservazione della specie.

[II]. Chiunque, fuori dai casi consentiti, distrugge, preleva o detiene esemplari appartenenti ad una specie vegetale selvatica protetta è punito con l'ammenda fino a 4. 000 euro, salvo i casi in cui l'azione riguardi una quantità trascurabile di tali esemplari e abbia un impatto trascurabile sullo stato di conservazione della specie.

[III]. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque, fuori dai casi consentiti, viola i divieti di commercializzazione di cui all'articolo 8, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357, è punito con l'arresto da due a otto mesi e con l'ammenda fino a 10.000 euro3.

 

[1] Articolo inserito dall'art. 1, d.lgs. 7 luglio 2011, n. 121.

[2] Rubrica modificata dall'art. 15, comma 1, lett. a) del d.l.gs. 5 agosto 2022, n. 135 che dopo la parola «detenzione» ha inserito le seguenti: «e commercio».

Inquadramento

La contravvenzione prevista dall'art. 727-bis è stata introdotta dall'art. 1 comma 1 lett. a) d.lgs. 7 luglio 2011 n. 121 in attuazione della direttiva comunitaria in materia di tutela penale dell'ambiente.

Il decreto legislativo 5 agosto 2022, n. 135, rubricato Disposizioni di attuazione del regolamento (UE) 2016/429 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 2016 in materia di commercio, importazione, conservazione di animali della fauna selvatica ed esotica e formazione per operatori e professionisti degli animali, anche al fine di ridurre il rischio di focolai di zoonosi, nonche' l'introduzione di norme penali volte a punire il commercio illegale di specie protette, ai sensi dell'articolo 14, comma 2, lettere a), b), n), o), p) e q), della legge 22 aprile 2021, n. 53 ha modificato l'art. 727-bis del codice penale.

L'art. 15, comma 1, del provvedimento è così intervenuto apportando le seguenti modificazioni:

a ) alla rubrica, dopo la parola  «detenzione»  sono  inserite  le seguenti: «e commercio»;

b ) dopo il secondo comma e' aggiunto il seguente:  «Salvo che il fatto costituisca  piu'  grave  reato,  chiunque, fuori dai casi consentiti, viola i divieti di commercializzazione  di cui all'articolo  8,  comma  2,  del  decreto  del  Presidente  della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357, e' punito con l'arresto da due a otto mesi e con l'ammenda fino a 10.000 euro.»

Elemento materiale

L'elemento materiale del reato, nell'ipotesi prevista dall'art. 727-bis comma 1, consiste nella uccisione, cattura o detenzione di esemplari appartenenti ad una specie animale selvatica protetta, al di fuori dei casi consentiti e sempreché il fatto non costituisca un più grave reato. Il fatto non è punibile ove abbia riguardato una quantità trascurabile di tali esemplari ed abbia avuto un impatto trascurabile sullo stato di conservazione della specie.

L'art. 727-bis comma 2 punisce poi la distruzione, il prelievo o la detenzione, al di fuori dei casi consentiti, di specie vegetali selvatiche protette. Anche in questo caso è prevista la non punibilità della condotta, ove la stessa riguardi una quantità trascurabile di tali esemplari ed abbia avuto un impatto trascurabile sullo stato di conservazione della specie; il terzo comma, introdotto dall'art. 15 d. lgs 5 agosto 2022, n. 135, la violazione dei divieti di commercializzazione previsti nell'art. 8 comma 2 D.P.R. 8/9/1997, n. 357.

In tutte le ipotesi il bene giuridico protetto è la conservazione della specie, animale o vegetale, essendo previsto che il reato sia escluso ove la condotta abbia riguardato un solo esemplare appartenete alla specie protetta.

Si tratta di figure di reato di danno o di pericolo concreto, per le quali non è configurabile il tentativo.

Elemento soggettivo

In tutte le ipotesi previste dall'art. 727-bis, le condotte possono essere realizzate, indifferentemente, con dolo o con colpa.

Profili processuali

Entrambi i reati previsti dall'art. 727-bis sono procedibile d'ufficio.

 

Bibliografia

. V. sub art. 726.

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