Codice Penale art. 727 bis - Uccisione, distruzione, cattura, prelievo, detenzione e commercio di esemplari di specie animali o vegetali selvatiche protette 1 2 .Uccisione, distruzione, cattura, prelievo, detenzione e commercio di esemplari di specie animali o vegetali selvatiche protette 12. [I]. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque, fuori dai casi consentiti, uccide, cattura o detiene esemplari appartenenti ad una specie animale selvatica protetta è punito con l'arresto da uno a sei mesi o con l'ammenda fino a 4. 000 euro, salvo i casi in cui l'azione riguardi una quantità trascurabile di tali esemplari e abbia un impatto trascurabile sullo stato di conservazione della specie. [II]. Chiunque, fuori dai casi consentiti, distrugge, preleva o detiene esemplari appartenenti ad una specie vegetale selvatica protetta è punito con l'ammenda fino a 4. 000 euro, salvo i casi in cui l'azione riguardi una quantità trascurabile di tali esemplari e abbia un impatto trascurabile sullo stato di conservazione della specie. [III]. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque, fuori dai casi consentiti, viola i divieti di commercializzazione di cui all'articolo 8, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357, è punito con l'arresto da due a otto mesi e con l'ammenda fino a 10.000 euro3.
[1] Articolo inserito dall'art. 1, d.lgs. 7 luglio 2011, n. 121. [2] Rubrica modificata dall'art. 15, comma 1, lett. a) del d.l.gs. 5 agosto 2022, n. 135 che dopo la parola «detenzione» ha inserito le seguenti: «e commercio». [3] Comma aggiunto dall'art. 15, comma 1, lett. b) del d.l.gs. 5 agosto 2022, n. 135. InquadramentoLa contravvenzione prevista dall'art. 727-bis è stata introdotta dall'art. 1 comma 1 lett. a) d.lgs. 7 luglio 2011 n. 121 in attuazione della direttiva comunitaria in materia di tutela penale dell'ambiente. Il decreto legislativo 5 agosto 2022, n. 135, rubricato Disposizioni di attuazione del regolamento (UE) 2016/429 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 2016 in materia di commercio, importazione, conservazione di animali della fauna selvatica ed esotica e formazione per operatori e professionisti degli animali, anche al fine di ridurre il rischio di focolai di zoonosi, nonche' l'introduzione di norme penali volte a punire il commercio illegale di specie protette, ai sensi dell'articolo 14, comma 2, lettere a), b), n), o), p) e q), della legge 22 aprile 2021, n. 53 ha modificato l'art. 727-bis del codice penale. L'art. 15, comma 1, del provvedimento è così intervenuto apportando le seguenti modificazioni: a ) alla rubrica, dopo la parola «detenzione» sono inserite le seguenti: «e commercio»; b ) dopo il secondo comma e' aggiunto il seguente: «Salvo che il fatto costituisca piu' grave reato, chiunque, fuori dai casi consentiti, viola i divieti di commercializzazione di cui all'articolo 8, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357, e' punito con l'arresto da due a otto mesi e con l'ammenda fino a 10.000 euro.» Elemento materialeL'elemento materiale del reato, nell'ipotesi prevista dall'art. 727-bis comma 1, consiste nella uccisione, cattura o detenzione di esemplari appartenenti ad una specie animale selvatica protetta, al di fuori dei casi consentiti e sempreché il fatto non costituisca un più grave reato. Il fatto non è punibile ove abbia riguardato una quantità trascurabile di tali esemplari ed abbia avuto un impatto trascurabile sullo stato di conservazione della specie. L'art. 727-bis comma 2 punisce poi la distruzione, il prelievo o la detenzione, al di fuori dei casi consentiti, di specie vegetali selvatiche protette. Anche in questo caso è prevista la non punibilità della condotta, ove la stessa riguardi una quantità trascurabile di tali esemplari ed abbia avuto un impatto trascurabile sullo stato di conservazione della specie; il terzo comma, introdotto dall'art. 15 d. lgs 5 agosto 2022, n. 135, la violazione dei divieti di commercializzazione previsti nell'art. 8 comma 2 D.P.R. 8/9/1997, n. 357. In tutte le ipotesi il bene giuridico protetto è la conservazione della specie, animale o vegetale, essendo previsto che il reato sia escluso ove la condotta abbia riguardato un solo esemplare appartenete alla specie protetta. Si tratta di figure di reato di danno o di pericolo concreto, per le quali non è configurabile il tentativo. Elemento soggettivoIn tutte le ipotesi previste dall'art. 727-bis, le condotte possono essere realizzate, indifferentemente, con dolo o con colpa. Profili processualiEntrambi i reati previsti dall'art. 727-bis sono procedibile d'ufficio.
Bibliografia. V. sub art. 726. |