Codice Civile art. 8 - Tutela del nome per ragioni familiari.Tutela del nome per ragioni familiari. [I]. Nel caso previsto dall'articolo precedente, l'azione può essere promossa anche da chi, pur non portando il nome contestato o indebitamente usato, abbia alla tutela del nome un interesse fondato su ragioni familiari degne d'essere protette. InquadramentoL'art. 7 elenca le azioni a difesa del diritto al nome: si tratta di azioni che possono essere esercitate, fisiologicamente, dalla persona che è titolare del diritto. Ciò nondimeno, l'art. 8 estende la legittimazione attiva ad altri interessati che la legge circoscrive con riferimento all'ambito della famiglia (Breccia, 403). L'art. 8 tipizza i requisiti necessari perché l'azione sia promossa da persona diversa del suo titolare: in primo luogo, colui che agisce deve avere un interesse fondato «su ragioni familiari»; in secondo luogo, le ragioni familiari che mettono in moto l'azione, devono rivelarsi «degne d'essere protette». La norma, comunque, testimonia l'abbandono di un'ottica di protezione del nome meramente patrimonialistica a favore di una visione sistematica che lo colloca nei diritti della personalità (Sesta, 257). Regime giuridicoLa dottrina interpreta il concetto di “ragioni familiari” contenuto nell'art. 8 in senso lato, come riferibile alla «comunità degli affetti» (Alpa — Ansaldo, in Comm. S., 1996, 299) e, dunque, stima predicabile un'applicazione della tutela rimediale in esame anche in caso di famiglia non fondata sul matrimonio (Dogliotti, in Tr. Res., II, t. 1, 1999, 176). Si registra polifonia interpretativa in ordine alla natura giuridica di questa azioni: secondo taluni si tratterebbe di una ipotesi legale di sostituzione processuale, in deroga all'art. 81 c.p.c.; per altri, si tratterebbe invece di una azione jure proprio. La giurisprudenza, nelle rare pronunce al riguardo, ha interpretato l'art. 8 nel senso di azione proposta in nome e nell'interesse proprio (Cass. n. 3779/1978). L'articolato normativo in commento rimette all'interprete di verificare la sussistenza delle circostanze che legittimano l'azione del familiare: da qui la formulazione del dato letterale in modo volutamente generico affinché sia l'interprete a definirne i contenuti. La giurisprudenza, tuttavia, ha avuto modo di precisare che il pregiudizio non deve essere necessariamente attuale potendo avere carattere anche solo potenziale (Cass. n. 3779/1978). BibliografiaBaratta R., Diritto internazionale privato, Milano, 2010; Bartolini, La commorienza del beneficiario e del contraente-assicurato, in Dir. prat. ass. 1959, 122; Bianca C. M., Diritto civile, I. La norma giuridica. I soggetti, Milano, 2002; Birkhoff J. M., Nozioni di medicina legale. Uno strumento per le professioni medico-sanitarie e giuridiche, Milano, 2011, 52; Breccia, Immagini del diritto privato, I, Teoria generale, fonti, diritti, Torino, 2013; Buffa, Caracuta, Anelli, Il lavoro minorile: problematiche giuridiche, Matelica, 2005; Buffone, Se la favola di Andrea diventa un incubo in Cendon, Buffone, Saccà, Una bimba in Italia può chiamarsi Andrea?”, in Il civilista 2009, 6; Buffone, Anche quando il cognome maritale appaia «famoso» perché ha consentito e consente la frequentazione di ambienti mondani di alto livello o di rango sociale o di censo molto elevati, ciò non basta alla donna divorziata per poterlo conservare in Dir. fam. e pers. 2012, fasc. 2, I, 737; Buffone, Nascita indesiderata: così i nodi del danno arrivano al pettine, in Guida dir. 2015, 14; Buffone, La nuova identità con o senza intervento chirurgico, in Guida dir. 2015, 31, 14; Busnelli, Lo statuto del concepito, in Dem. dir. 1988, 231; Cassano (a cura di), Nuovi diritti della persona e risarcimento del danno, Torino, 2003; Cendon (a cura di), Commentario al codice civile. Artt. 1 - 142, Milano, 2009; Cian, Trabucchi (a cura di), Commentario breve al codice civile, Padova, 2011; Falzea, Il soggetto nel sistema dei fenomeni giuridici, Milano, 1939; Falzea A., Capacità (teoria generale), in Enc. dir., VI, Milano, 1960; Finocchiaro G., Diritto all'anonimato: anonimato, nome e identità personale, Padova, 2008; Lipari, Diritto civile, 1, Milano, 2009; Malagoli Togliatti M., Lubrano Lavadera A. (a cura di), Bambini in Tribunale: l'ascolto dei figli contesi, Milano, 2011; Perlingieri P., Manuale di Diritto Civile, Napoli, 2005; Pizzorusso, Romboli, Brescia, Rescigno, Capacità giuridica, in Dig. civ., II, Torino, 1988; Rescigno, Capacità giuridica, in Dig. civ., II, Torino, 1988; Rossi S., Corpo umano (atti di disposizione sul) in Dig. civ., Torino, 2010; Santoro Passarelli, Dottrina generali del diritto civile, Napoli, 1985; Sesta (a cura di), Codice della famiglia, Milano, 2015; Tozzi, La circolazione dei diritti della persona, Torino, 2013; Trabucchi, «Buon costume», in Enc. dir., VI, Milano, 1959, 700. |