Codice Civile art. 77 - Limite della parentela.InquadramentoIl grado corrisponde alla generazione o, più precisamente, all'intervallo computato in generazioni che separa due o più persone. Si tratta, dunque, dell'unità di misura della intensità del rapporto di parentela. L'art. 48 del codice civile del 1865 statuiva: “La parentela è il vincolo fra le persone che discendono da uno stesso stipite. La legge non riconosce questo oltre il decimo grado”. Il limite alla rilevanza del vincolo parentela era, dunque, entro il decimo grado. La legislazione vigente, invece, non riconosce il vincolo di parentela oltre il sesto grado, salvo che per alcuni effetti specialmente determinati. I gradi della parentelaIl limite della parentela è da individuare nel sesto grado. Questo limite trova conferma nell'art. 572 comma 2, in materia di successione ove è previsto espressamente: «la successione non ha luogo tra i parenti oltre il sesto grado». Così facendo, il legislatore ha seguito il diverso criterio introdotto nel nostro ordinamento dal d.lgs. n. 1686/1916. L'art. 77 ammette eccezioni ove “previste dalla legge”. Il codice civile stesso individua alcune di queste regole derogatorie. In primo luogo, là dove esso discorre di parentela «in linea retta all'infinito» all'art. 251 in tema di filiazione incestuosa oppure anche all'art. 469 relativamente all'istituto della rappresentazione: la norma cennata prevede che «la rappresentazione ha luogo in infinito, siano uguali o disuguali il grado dei discendenti o il loro numero in ciascuna stirpe». Il carattere eccezionale di queste disposizioni è confermato da un'altra serie di regole che, invece, confermano il limite del sesto grado (es. art. 406), non assegnando rilevanza ai gradi successivi (Salito, 12). BibliografiaAa.Vv., Il matrimonio. Le unioni di fatto. I rapporti personali, Torino, 2011; Cian, Trabucchi - a cura di -, Commentario breve al codice civile, Padova, 2011; Dogliotti, Figone, Della parentela e dell'affinità in Comm. Cendon, Torino, 1991; Perlingieri, Manuale di Diritto Civile, Napoli, 2005; Giorgianni, La dichiarazione di morte presunta, Giuffrè, 1943; Sesta - a cura di -, Codice della famiglia, Milano, 2015; Stanzione, Il diritto di famiglia nella dottrina e nella giurisprudenza, Torino, 2011. |