Codice Civile art. 382 - Responsabilità del tutore e del protutore.

Giusi Ianni

Responsabilità del tutore e del protutore.

[I]. Il tutore deve amministrare il patrimonio del minore con la diligenza del buon padre di famiglia [384, 1176]. Egli risponde verso il minore di ogni danno a lui cagionato violando i propri doveri.

[II]. Nella stessa responsabilità incorre il protutore per ciò che riguarda i doveri del proprio ufficio.

Inquadramento

Il tutore è tenuto ad amministrare il patrimonio del minore con la diligenza del buon padre di famiglia e qualora arrechi pregiudizio al minore nell'esercizio della sua attività è tenuto a risarcire il danno secondo le regole proprie della responsabilità contrattuale. Alla medesima tipologia di responsabilità soggiace il protutore in caso di violazione dei doveri del suo ufficio.

La responsabilità del tutore e del protutore

Nella sua prima parte, l'art. 382 rappresenta una specificazione dell'art. 1176, che impone alle parti del rapporto negoziale la diligenza del buon padre di famiglia nell'adempimento delle obbligazioni assunte.

Trattasi di criterio di valutazione di carattere generale che, attraverso il riferimento alla figura media del buon padre di famiglia, offre all'interprete un parametro per valutare la condotta dell'obbligato nell'adempimento delle obbligazioni assunte (Cass. n. 11843/1997). La responsabilità del tutore o del pro-tutore per gli atti compiuti in violazione dei loro doveri ha, quindi, natura contrattuale. Ciò ha delle importanti ripercussioni in punto di prescrizione dell'azione (che sarà quella decennale di cui all'art. 2946), nonché in punto di riparto degli oneri probatori, posto che al minore che agisce per il risarcimento del danno sarà sufficiente provare il titolo della responsabilità del tutore o del protutore e allegare l'inadempimento di questi ultimi ai doveri loro propri, dovendo essere poi il convenuto a provare di aver correttamente adempiuto (Cass. S.U., n. 13533/2001).

Bibliografia

Cividali, La tutela. un istituto da rinnovare e adeguare a nuove realtà, in Dir. famiglia, fasc.2, 2003, 453; Jannuzzi, Manuale della volontaria giurisdizione, Milano, 2004, 259 e ss.; Veronesi, Titolo del Libro: L'intervento del giudice nell'esercizio della potestà dei genitori, Milano, 2008, 178 e ss.

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