Codice Civile art. 405 - Decreto di nomina dell'amministratore di sostegno. Durata dell'incarico e relativa pubblicità (1).

Giusi Ianni

Decreto di nomina dell'amministratore di sostegno. Durata dell'incarico e relativa pubblicità (1).

[I]. Il giudice tutelare provvede entro sessanta giorni dalla data di presentazione della richiesta alla nomina dell'amministratore di sostegno con decreto motivato immediatamente esecutivo, su ricorso di uno dei soggetti indicati nell'articolo 406.

[II]. Il decreto che riguarda un minore non emancipato può essere emesso solo nell'ultimo anno della sua minore età e diventa esecutivo a decorrere dal momento in cui la maggiore età è raggiunta.

[III]. Se l'interessato è un interdetto o un inabilitato, il decreto è esecutivo dalla pubblicazione della sentenza di revoca dell'interdizione o dell'inabilitazione.

[IV]. Qualora ne sussista la necessità, il giudice tutelare adotta anche d'ufficio i provvedimenti urgenti per la cura della persona interessata e per la conservazione e l'amministrazione del suo patrimonio. Può procedere alla nomina di un amministratore di sostegno provvisorio indicando gli atti che è autorizzato a compiere.

[V]. Il decreto di nomina dell'amministratore di sostegno deve contenere l'indicazione:

1) delle generalità della persona beneficiaria e dell'amministratore di sostegno;

2) della durata dell'incarico, che può essere anche a tempo indeterminato;

3) dell'oggetto dell'incarico e degli atti che l'amministratore di sostegno ha il potere di compiere in nome e per conto del beneficiario;

4) degli atti che il beneficiario può compiere solo con l'assistenza dell'amministratore di sostegno;

5) dei limiti, anche periodici, delle spese che l'amministratore di sostegno può sostenere con utilizzo delle somme di cui il beneficiario ha o può avere la disponibilità;

6) della periodicità con cui l'amministratore di sostegno deve riferire al giudice circa l'attività svolta e le condizioni di vita personale e sociale del beneficiario.

[VI]. Se la durata dell'incarico è a tempo determinato, il giudice tutelare può prorogarlo con decreto motivato pronunciato anche d'ufficio prima della scadenza del termine.

[VII]. Il decreto di apertura dell'amministrazione di sostegno, il decreto di chiusura ed ogni altro provvedimento assunto dal giudice tutelare nel corso dell'amministrazione di sostegno devono essere immediatamente annotati a cura del cancelliere nell'apposito registro.

[VIII]. Il decreto di apertura dell'amministrazione di sostegno e il decreto di chiusura devono essere comunicati, entro dieci giorni, all'ufficiale dello stato civile per le annotazioni in margine all'atto di nascita del beneficiario. Se la durata dell'incarico è a tempo determinato, le annotazioni devono essere cancellate alla scadenza del termine indicato nel decreto di apertura o in quello eventuale di proroga.

(1)Articolo inserito dall'art. 3, comma 1, l. 9 gennaio 2004, n. 6, che ha inserito l'intero Capo in testa al titolo XII. Questo articolo, fino all'abrogazione ex art. 77 l. 4 maggio 1983, n. 184 era parte del titolo XI.

Inquadramento

La norma disciplina il contenuto minimo del decreto che nomina l'amministratore di sostegno, accordando, altresì, al giudice tutelare, in presenza di situazioni di urgenza, la facoltà di nominare un amministratore provvisorio antecedentemente alla conclusione del procedimento.

Il provvedimento di nomina dell'amministratore di sostegno

Sul ricorso diretto ad ottenere la nomina di un amministratore di sostegno il giudice tutelare decide con decreto motivato, che deve intervenire nel termine di sessanta giorni dalla data di presentazione della richiesta (il termine è, comunque, ordinatorio e può avere rilevanza soltanto a fini disciplinari). Il decreto è immediatamente esecutivo, salvo che la nomina dell'amministratore di sostegno avvenga in favore di minore di età, perché in tal caso, avendo già il minore un rappresentante legale (genitore o tutore) l'esecutorietà è differita al raggiungimento della maggiore età (il decreto può essere emesso, peraltro, solo nell'ultimo anno della minore età del beneficiario). Qualora, invece, l'istanza riguardi un soggetto già interdetto o inabilitato, il decreto diverrà esecutivo solo con la pubblicazione della sentenza di revoca della pregressa misura di protezione. Nel decreto di nomina il giudice tutelare deve poi necessariamente indicare: le generalità del beneficiario e della persona scelta come amministratore di sostegno; la durata dell'incarico, che può essere a tempo determinato o indeterminato; l'oggetto dell'incarico e gli atti che l'amministratore potrà compiere in nome e per conto del beneficiario; gli atti che il beneficiario può compiere con l'assistenza dell'amministratore; il limite di spesa che l'amministratore deve rispettare nella gestione del patrimonio del beneficiario; la periodicità con cui l'amministratore dovrà rendicontare al giudice tutelare sull'attività svolta. Il decreto, quindi, non ha un contenuto integralmente tipizzato in ordine alla limitazione della capacità di agire del beneficiario, dovendo il giudice, in relazione al caso concreto, individuare gli atti che dovranno essere compiuti dall'amministratore di sostegno in nome e per conto del beneficiario e quelli che potranno essere compiuti dal beneficiario con l'assistenza dell'amministratore. 

Particolarmente ampi, quindi, appaiono in materia i poteri del giudice tutelare, a cui spetta il compito modellare i compiti dell'amministratore di sostegno, e di stabilirne, volta per volta, l'estensione in relazione alle necessità concrete e alle disponibilità finanziarie del beneficiario, oltre che di vigilare sulla sua attività (Cass. S.U. n. 1606/2020).

Anche il convivente di fatto può essere nominato amministratore di sostegno, qualora  ricorrano i presupposti di cui all'art. 404, mentre la parte dell'unione civile, essendo equiparata a tali effetti al coniuge, deve essere preferita ad altri soggetti nella scelta dell'amministratore di sostegno ove ciò sia possibile (art. 1 l. n. 76/2016).

I provvedimenti urgenti

In presenza di ragioni di urgenza, il giudice tutelare adotta anche d'ufficio e prima della conclusione del procedimento i provvedimenti urgenti per la cura della persona interessata e per la conservazione e l'amministrazione del suo patrimonio. Può, inoltre, sempre con decreto, procedere alla nomina di un amministratore di sostegno provvisorio indicando gli atti che il medesimo è autorizzato a compiere.

Bibliografia

Bibliografia: Bonilini-Chizzini, L'amministrazione di sostegno, Padova, 2007, 1 e ss.; Buffone, Volontaria giurisdizione. Tutela dei soggetti deboli, Milano, 2012, 1 e ss.; Correnti, Fineschi, Frati, Gulino, Direttive anticipate di trattamento e amministrazione di sostegno: la corte di cassazione richiede lo stato d'incapacità attuale e non futuro, in Resp. civ. e prev., fasc. 2, 2014, 695; Jannuzzi, Manuale della volontaria giurisdizione, Milano, 2004, 319 e ss.; Tagliaferri, L' amministrazione di sostegno nell'interpretazione della giurisprudenza, Piacenza, 2010, 1 e ss.

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