Codice Civile art. 434 - Cessazione dell'obbligo tra affini.Cessazione dell'obbligo tra affini. [I]. L'obbligazione alimentare del suocero e della suocera e quella del genero e della nuora cessano: 1) quando la persona che ha diritto agli alimenti è passata a nuove nozze; 2) quando il coniuge, da cui deriva l'affinità, e i figli nati dalla sua unione con l'altro coniuge e i loro discendenti sono morti. InquadramentoLa norma in commento individua il momento fino al quale perdura l'obbligo alimentare tra gli affini (suoceri, generi e nuore dell'alimentando). L'obbligo alimentare tra gli affini e la sua cessazioneTra i soggetti obbligati agli alimenti ai sensi dell'art. 433 vi sono anche gli affini (generi e nuore; suoceri e suocere). L'obbligo di tali soggetti, secondo quanto disposto dall'art. 434, viene meno al passaggio a nuove nozze dell'alimentando, nonché alla morte del coniuge da cui derivi l'affinità, ma solo ove non vi siano figli nati dall'unione con l'altro coniuge o anche questi siano morti. Secondo la dottrina non rileva, ai fini della cessazione dell'obbligazione alimentare degli affini, il divorzio tra l'alimentando e il coniuge, ove (e fino a quando) ad esso non faccia seguito il passaggio a nuove nozze dell'alimentando (Trabucchi, 518). In tal senso anche la giurisprudenza di legittimità, secondo cui la pronuncia di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio non determina la caducazione del vincolo di affinità fra un coniuge ed i parenti dell'altro coniuge, atteso che il venire meno di tale vincolo e previsto dall'art 78 solo nella diversa ipotesi di declaratoria della nullità del matrimonio, e cioè, della sua invalidità originaria; e correlativamente non fa venir meno l'obbligo alimentare tra affini, che resta disciplinato dallo art 434 (Cass. n. 2848/1978). La convivenza, invece, non fa sorgere alcuna obbligazione alimentare tra i conviventi e i reciproci genitori, parlando la norma di suoceri, generi e nuore, quali categorie che, a livello legale, necessariamente presuppongono l'esistenza di un matrimonio (l'obbligo alimentari fra conviventi è, invece, oggi disciplinato dall’art. 1 l. n. 76/2016). BibliografiaAuletta, Alimenti, in Enc. dir., Roma, 1988, 2; Rolando, Alimenti e mantenimento nel diritto di famiglia. Tutela civile, penale, internazionale, Milano, 2006, 1 e ss.; Trabucchi, Gli affini del divorziato, un rapporto che non ha senso, in Giur. it. 1978, I, 1, 518; Trabucchi, Alimenti, in Nss. D.I., Torino, 1979. |