Codice Civile art. 465 - Indegnità del genitore.

Mauro Di Marzio

Indegnità del genitore.

[I]. Colui che è escluso per indegnità dalla successione [463] non ha sui beni della medesima, che siano devoluti ai suoi figli, i diritti di usufrutto [324] o di amministrazione [320] che la legge accorda ai genitori.

Inquadramento

La disposizione in commento si riferisce al caso che l'eredità si devolva ai figli dell'indegno (sia per rappresentazione, sia in via diretta) ed è volta ad impedire che questi possa trarne indirettamente vantaggio attraverso i figli (Ferri, in Comm. S.B., 205), esercitando sulla medesima il diritto di usufrutto legale e l'amministrazione altrimenti previsti.

Si ritiene che nel caso non frequente in cui entrambi i genitori siano indegni, e così entrambi esclusi dall'usufrutto legale e dall'amministrazione, essa andrebbe affidata ad un curatore speciale, in applicazione dell'art. 334, comma 2.

Bibliografia

Cariota-Ferrara, Le successioni per causa di morte, Napoli, 1991; Prestipino, Delle successioni in generale, in Comm. c.c. diretto da De Martino, Roma 1981.

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