Codice Civile art. 511 - Spese.Spese. [I]. Le spese dell'apposizione dei sigilli, dell'inventario e di ogni altro atto dipendente dall'accettazione con beneficio d'inventario sono a carico dell'eredità. InquadramentoLa disposizione in esame ha ampliato la formulazione dell'art. 978 c.c. del 1865 (il quale menzionava esclusivamente le spese di apposizione dei sigilli, dell'inventario e del conto) ammettendo che debba gravare sull'eredità qualsiasi spesa, purché occasionata dalla procedura di accettazione beneficiata. In dette spese sono da annoverare «in generale, tutte quelle affrontate dall'erede per l'amministrazione e la liquidazione dell'eredità: anche, dunque, fra l'altro, le spese derivanti dall'assunzione di nuovi debiti a fini di amministrazione dell'eredità» (Zaccaria, 75). E, tra le stesse spese, si ritiene siano comprese, argomentando dall'art. 94 c.p.c., anche quello per liti, anche non vinte, purché non temerarie (Prestipino, 373; Ferri, in Comm. S. B., 456). Non spetta invece all'erede beneficiato alcun compenso per l'attività che egli stesso ha prestato, trattandosi di attività svolta anche nel suo stesso interesse. Tuttavia, si ritiene che siano rimborsabili le spese sostenute dall'erede che si sia avvalso dell'opera di altre persone, le quali debbano essere retribuite (Ferri, in Comm. S. B., 456). Naturalmente deve trattarsi di spese giustificate, delle quali sia possibile, dunque, rendere il conto. Non c'è dubbio che le spese vadano a decurtare l'attivo ereditario e che debbano essere prelevate prima di eseguire i pagamenti dovuti ai creditori e legatari (Ferri, in Comm. S. B., 457). La dottrina si interroga, inoltre, sull'individuazione del soggetto sul quale le spese in questione debbano gravare in caso di insufficienza dell'attivo. Esse, si è sostenuto, dovrebbero per l'eccedenza gravare sull'erede beneficiato, il quale avrebbe mostrato di non aver valutato con prudenza sufficiente, nell'accettare l'eredità, la consistenza dell'asse (Ferri, in Comm. S. B., 457). BibliografiaAzzariti, Martinez e Azzariti, Successioni per causa di morte e donazioni, Padova, 1973; Bianca, Cariota-Ferrara, Le successioni per causa di morte, Napoli, 1991; Di Marzio, L'accettazione dell'eredità con beneficio di inventario, Milano, 2013; Ferrario Hercolani, L'accettazione dell'eredità con beneficio d'inventario, in Tratt. dir. successioni e donazioni diretto da Bonilini, I, Milano, 2009; Giannattasio, Delle successioni. Successioni testamentarie, Torino, 1961; Lorefice, L'accettazione con beneficio d'inventario, in Rescigno (a cura di), Successioni e donazioni, I, Padova, 1994; Natoli, L'amministrazione dei beni ereditari, II, L'amministrazione nel periodo successivo all'accettazione dell'eredità, Milano, 1969; Prestipino, Delle successioni in generale, in Comm. c.c. diretto da De Martino, Roma 1981; Ravazzoni, Beneficio di inventario, in Enc. giur., I, Roma, 1988; Zaccaria, Rapporti obbligatori e beneficio di inventario, Torino, 1994. |