Codice Civile art. 568 - Successione dei genitori.

Mauro Di Marzio

Successione dei genitori.

[I]. A colui che muore senza lasciare prole, né fratelli o sorelle o loro discendenti [467 ss.], succedono il padre e la madre in eguali porzioni, o il genitore che sopravvive.

Inquadramento

La disposizione in commento regola la successione legittima dei genitori del de cuius, la quale si realizza in mancanza di successibili appartenenti sia al primo ordine della prima classe (discendenti), sia al secondo ordine, non essendovi né fratelli, né sorelle, né loro discendenti.

La successione dei genitori può concorrere con quella del coniuge e con quella dei fratelli e delle sorelle del de cuius ed esclude quella di tutti gli altri parenti in linea collaterale. I genitori sono chiamati a succedere congiuntamente e in parti uguali. Nel caso in cui uno di essi non possa o non voglia accettare, l'eredità si devolve per intero all'altro (Mengoni, in Comm. S. B., 1985, 48).

Per effetto della riforma che ha introdotto lo stato unico di filiazione (l. n. 219/2012, la cui disciplina, che assicura la piena parità dei diritti, nelle successioni ab intestato, tra figli legittimi e figli nati fuori del matrimonio, deve essere applicata retroattivamente: Cass. n. 9066/2023) si è modificata la nozione di parentela (art. 74), giacché il vincolo si instaura sia se la filiazione è avvenuta nel matrimonio, sia in caso contrario. Ne discende che nella categoria dei genitori rientrano non solo i genitori olim legittimi, ma i genitori che hanno generato fuori del matrimonio.

Bibliografia

Bianca, Diritto Civile, 2, in La famiglia Le successioni, Milano, 2005; Capozzi, Successioni e donazioni, I, Milano, 2009.

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