Codice Civile art. 641 - Amministrazione in caso di condizione sospensiva o di mancata prestazione di garanzia.

Mauro Di Marzio

Amministrazione in caso di condizione sospensiva o di mancata prestazione di garanzia.

[I]. Qualora l'erede sia istituito sotto condizione sospensiva [633], finché questa condizione non si verifica o non è certo che non si può più verificare, è dato all'eredità un amministratore [642 ss.].

[II]. Vale la stessa norma anche nel caso in cui l'erede o il legatario non adempie l'obbligo di prestare la garanzia prevista dai due articoli precedenti.

Inquadramento

Nell'aprire il commento all'art. 639 si è osservato che la legge impiega due diversi accorgimenti, l'imposizione di una cauzione e la designazione di un amministratore, per rimediare alla situazione di incertezza determinata dalle disposizioni testamentarie condizionali. La norma in commento prevede appunto la nomina di un amministratore in due ipotesi eterogenee: a) quando l'erede sia stato istituito sotto condizione sospensiva; b) quando non sia stata prestata la cauzione imposta all'erede o al legatario ai sensi degli artt. 639 e 640.

Nel primo caso si presenta il quesito, risolto affermativamente dalla S.C. (Cass. n. 663/1969), se, dinanzi ad un'istituzione sospensivamente condizionata, si abbia o meno delazione attuale dell'eredità tanto all'erede sub condicione quanto a quello deficiente condicione.

La nomina dell'amministratore è limitata alla sola istituzione di erede sospensivamente condizionata, e non al caso di legato sottoposto a condizione sospensiva o a termine iniziale: in questo caso, infatti, la cosa rimane in possesso dell'onerato, il quale deve provvedere all'amministrazione fino al verificarsi della condizione o al decorso del termine. Ed anzi, sembra, più in generale, da condividere l'importante osservazione della dottrina secondo cui si debba fare luogo alla curatela di cui all'art. 641, così come a quella prevista dall'art. 643, in caso di eredi nascituri, soltanto in quanto non vi sia un chiamato nel possesso dei beni ereditari, perché, altrimenti, la sua curatela di diritto sarebbe prevalente (Natoli, 1968, 314).

La S.C. ha escluso la ricorrenza dei presupposti per la nomina dell'amministratore in un caso in cui l'erede sotto condizione sospensiva aveva ricevuto un legato di usufrutto sui medesimi beni che componevano la quota ereditaria (Cass. n. 6365/1980).

L'altra ipotesi in cui pur ricorrersi all'amministrazione dei beni oggetto della disposizione condizionale è quella dell'erede o legatario che non adempie l'obbligo di prestare la garanzia prevista dagli artt. 639 e 640: sicché, non essendo stata costituita la garanzia, diviene ineluttabile provvedere altrimenti mediante l'amministrazione della cosa, la quale funge anche da sanzione della condotta posta in essere da chi non ha provveduto alla cauzione.

Dal combinato disposto dell'art. 641, comma 2, con l'art. 639, si può osservare che, in caso di istituzione di erede o di legato sottoposto a condizione risolutiva, a seguito della mancata prestazione della cauzione imposta dall'autorità giudiziaria, si toglie all'erede o legatario il possesso dei beni ereditari e si nomina un amministratore.

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