Codice Civile art. 650 - Fissazione di un termine per la rinunzia.

Mauro Di Marzio

Fissazione di un termine per la rinunzia.

[I]. Chiunque ha interesse può chiedere che l'autorità giudiziaria fissi un termine [749 c.p.c.] entro il quale il legatario dichiari se intende esercitare la facoltà di rinunziare. Trascorso questo termine senza che abbia fatto alcuna dichiarazione, il legatario perde il diritto di rinunziare [481].

Inquadramento

Dal momento che il legatario acquista il legato senza necessità di accettazione, ai sensi dell'art. 649, e che però è fatta salva la sua facoltà di rinunciare al legato, la norma consente di dirimere l'incertezza che può crearsi qualora egli, pur non avendo rinunciato, mantenga tuttavia nei confronti del bene o del diritto oggetto del legato un comportamento di inerzia compatibile con una successiva rinuncia. La disposizione è modellata sull'actio interrogatoria di cui all'art. 481: attraverso quest'ultima norma gli interessati possono far abbreviare il termine spettante al chiamato per manifestare la propria volontà di accettare o rinunciare all'eredità; attraverso l'art. 650 chiunque vi abbia interesse può far abbreviare il termine che spetterebbe al legatario per rinunciare.

Una volta spirato il termine assegnato in applicazione della norma, il legatario non può più rinunciare, di modo che l'acquisto del legato determinatosi ex lege per effetto dell'apertura della successione si stabilizza definitivamente (Cass. n. 1460/1955).

Legittimati a chiedere la fissazione del termine sono gli interessati, ossia colui il quale subentrerebbe al legatario per rappresentazione, il legatario onorato in sostituzione, il collegatario o sublegatario, il beneficiario dell'onere accedente al legato. Devono altresì ritenersi legittimati l'esecutore testamentario e i creditori del legatario (Masi, in Comm. S. B., 1979, 36).

Sul piano procedurale trova applicazione l'art. 749 c.p.c., concernente il procedimento per la fissazione dei termini al cui commento si rinvia. Competente è il tribunale in composizione monocratica del luogo dell'aperta successione.

Bibliografia

Azzariti, Le successioni e le donazioni, Napoli, 1990; Bonilini, Il legato, in Trattato delle successioni e delle donazioni, II, Milano, 2010; Capozzi, Successioni e donazioni, II, Milano, 1982; Caramazza, Delle successioni testamentarie, in Comm. cod. civ., diretto da De Martino, Roma, 1982;Cicu, Il testamento, Milano 1969; Gangi, La successione testamentaria, II, Milano, 1964; Genghini e Carbone, Le successioni per causa di morte, II, Padova, 2012; Giordano Mondello, Legato (dir. civ.), in Enc. dir., XXIII, Milano 1973, 719; Lops, Il legato, Trattato breve delle successioni e donazioni, diretto da Rescigno e coordinato da Ieva, I, Padova, 2010; Pugliatti, Delle successioni, Comm. D'Amelio-Finzi, Firenze, 1941.

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