Codice Civile art. 711 - Retribuzione.Retribuzione. [I]. L'ufficio dell'esecutore testamentario è gratuito. Tuttavia il testatore può stabilire una retribuzione a carico dell'eredità. InquadramentoL'ufficio esecutorio, ai sensi dell'art. 711, è in linea di principio gratuito, ma il testatore può prevedere una retribuzione a carico dell'eredità. La retribuzione a favore dell'esecutore testamentario, inoltre, non soltanto può essere disposta dal testatore, come prevede l'art. 711 c.c., ma è altrettanto possibile, in assenza di disposizione testamentaria ad hoc, che il compenso per l'opera prestata sia convenuto tra gli eredi e l'esecutore; tuttavia, mentre la retribuzione prevista dal testatore è a carico dell'eredità secondo quanto dispone l'art. 711 c.c., l'impegno autonomamente assunto dagli eredi non è idoneo a diminuire l'attivo ereditario in pregiudizio dei creditori ereditari e dei legatari, ma vincola soltanto i successori che l'abbiano stretto, nei cui confronti l'esecutore dispone di un diritto azionabile per ottenere quanto promessogli (Cass. n. 24798/2022). La normale gratuità dell'ufficio si giustifica come conseguenza del carattere fiduciario dell'incarico conferito all'esecutore. È evidente, peraltro, che — soprattutto in caso di successioni complesse e di attività molteplici da compiersi dall'esecutore — la previsione della retribuzione possa essere assai opportuna, sì da non mutare l'incarico esecutorio in un pregiudizio per l'esecutore, che lo spingerebbe a non accettare l'incarico (Cass. n. 17382/2004). La retribuzione, ove prevista, è a carico dell'eredità, sicché l'erede beneficiato ne risponde esclusivamente intra vires. 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