Codice Civile art. 728 - Conguagli in danaro.

Giusi Ianni

Conguagli in danaro.

[I]. L'ineguaglianza in natura nelle quote ereditarie si compensa con un equivalente in danaro [2817 n. 2, 2834].

Inquadramento

La norma in commento mira ad evitare possibili disuguaglianze delle porzioni conseguenti alla divisione in natura dei beni ereditari, stabilendo la possibilità per i condividenti di conguagliare con il denaro la predetta distribuzione.

I conguagli in denaro

Il conguaglio in denaro previsto dall'art. 728 va, innanzitutto, distinto da quello previsto dall'art. 720 per la divisione di immobili.

Mentre, infatti, il pagamento del conguaglio in danaro di cui all'art. 728, è previsto per compensare l'ineguaglianza in natura delle quote e, dunque, prescinde dal consenso del coerede al quale sia imposto, il conguaglio stabilito dall'art. 720, in quanto destinato a facilitare la divisione di immobili non comodamente divisibili e tale, perciò, da alterare la proporzionale distribuzione dei beni tra i condividenti, impone, invece, il consenso degli stessi (Cass. n. 8259/2015). La determinazione del conguaglio in denaro di cui all'art. 728, inoltre, prescinde dalla domanda di parte, concernendo l'attuazione del progetto divisionale, che appartiene alla competenza del giudice, che quindi può procedervi anche d'ufficio (Cass. n. 29733/2017). La somma dovuta a conguaglio dal condividente, come chiarito dalla giurisprudenza di legittimità, ha natura di debito di valore, che sorge dal momento e per effetto del provvedimento definitivo di scioglimento della comunione, essendo l'efficacia retroattiva della pronuncia limitata, ai sensi dell'articolo 757 del codice civile, all'effetto distributivo dei soli beni concretamente assegnati in proporzione del valore delle relative quote, di tal che gli interessi sul conguaglio, che sono di natura corrispettiva, decorrono soltanto dal momento in cui, con il provvedimento definitivo, è cessato lo stato di indivisione delle cose comuni. Tale credito deve essere rivalutato, anche d'ufficio, se e nei limiti in cui l'eventuale svalutazione si sia tradotta in una lievitazione del prezzo di mercato del bene tale da comportare una chiara sproporzione nel valore delle quote di cui sono titolari i condividenti all'atto dell'assegnazione della porzione (Cass. n. 10624/2010). I condividenti creditori del conguaglio sono assistititi da garanzia ipotecaria legale ex art. 2817 n. 2 sui beni immobili assegnati agli altri coeredi, che deve essere iscritta d'ufficio ai sensi dell'art. 2834. Qualora la divisione sia effettuata per contratto, il mancato versamento del conguaglio da parte del condividente onerato è causa di risoluzione per inadempimento del contratto medesimo.

Bibliografia

Bonilini, Divisione, in Dig. Civ., Torino, 1990, 487 e ss.; Mora, Il contratto di divisione, Milano, 1994, 1 e ss.; Mora, La divisione. Effetti, garanzie e impugnative, Milano, 2014, 1 e ss.; Pischetola, La divisione contrattuale. Profili civilistici e fiscali, Roma, 1 ss.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.

Sommario