Codice Civile art. 738 - Limiti della collazione per il coniuge (1).Limiti della collazione per il coniuge (1). [I]. Non sono soggette a collazione le donazioni di modico valore fatte al coniuge [783]. (1) Articolo così sostituito dall'art. 202 l. 19 maggio 1975, n. 151. InquadramentoLe donazioni, anche se di modico valore, sono comunque soggette a collazione, salvo che siano state fatte in favore del coniuge. La norma si ricollega all'eliminazione, da parte della Corte Costituzionale, del divieto di donazione fra coniugi (Corte cost. n. 91/1973) e all'inclusione del coniuge tra gli eredi legittimi e legittimari da parte della l. n. 151/1975. A seguito dell’entrata in vigore della l. n. 76/2016 di “Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze” la norma deve intendersi riferita anche alle parti dell’unione civile tra persone dello stesso sesso. Le donazioni di modico valore tra coniugiIl modico valore di una donazione, anche ai fini dell'applicazione della disciplina di cui all'art. 738, va accertato alla stregua di due criteri: quello oggettivo, correlato al valore del bene che ne è oggetto; e quello soggettivo, per il quale si tiene conto delle condizioni economiche del donante. Ne consegue che l'atto di liberalità, per essere considerato di modico valore, non deve mai incidere in modo apprezzabile sul patrimonio del donante (Cass. n. 7913/2001; Cass. n. 11304/1994). È controverso, in dottrina, se la norma sia derogabile da parte del testatore, che imponga, ad esempio, la collazione al coniuge anche delle donazioni di modico valore fatte in vita in suo favore. La giurisprudenza sembra propendere per la soluzione positiva, sul presupposto che le norme sulla collazione tendono unicamente ad evitare disparità di trattamento fra eredi che abbiano ricevuto dal de cuius, durante la sua vita, attribuzioni patrimoniali, ed eredi che tali attribuzioni non abbiano avute o abbiano avute in misura minore. Dette norme non hanno, quindi, carattere inderogabile, e riguardo alla disciplina che ne risulta, una diversa volontà del de cuius trova unico limite nella intangibilità dei diritti dei legittimari (Cass. n. 836/1973). BibliografiaAlbanese, Della collazione. Del pagamento dei debiti, Milano, 2009, 1 ss.; Andreoli, Contributo alla teoria della collazione delle donazioni, Milano, 1942, 152; Carnevali, Collazione, in Dig. Civ., Torino, 1988, 472 ss. |