Codice Civile art. 739 - Donazioni ai discendenti o al coniuge dell'erede. Donazioni a coniugi.Donazioni ai discendenti o al coniuge dell'erede. Donazioni a coniugi. [I]. L'erede non è tenuto a conferire le donazioni fatte ai suoi discendenti o al coniuge, ancorché succedendo a costoro ne abbia conseguito il vantaggio. [II]. Se le donazioni sono state fatte congiuntamente a coniugi di cui uno è discendente del donante, la sola porzione a questo donata è soggetta a collazione. InquadramentoIl coerede è tenuto a collazione solo per le donazioni a lui personalmente fatte dal de cuius, non anche per quelle effettuate ai suoi discendenti o al coniuge. A seguito dell’entrata in vigore della l. n. 76/2016, di “Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze” il riferimento al coniuge contenuto nella norma in commento deve intendersi esteso anche alla parte dell’unione civile tra persone dello stesso sesso. Le donazioni ai congiunti e al coniuge dell'eredeLa norma trova applicazione anche qualora l'erede, succedendo al coniuge (o parte dell’unione civile) o al discendente donatario, abbia conseguito un vantaggio dalla donazione. Essa, inoltre, secondo la dottrina, si applica anche nel caso in cui ricorra un'interposizione fittizia di persona, sempre che la simulazione soggettiva non sia stata preordinata all'unico scopo di sottrarre la donazione alla collazione (Carnevali, 474). Se, invece, le donazioni sono state fatte congiuntamente a coniugi (o parti dell’unione civile) di cui uno sia discendente del donante, la sola porzione donata a quest'ultimo sarà soggetta a collazione. La norma in commento incontra una deroga nel successivo art. 740, per l'ipotesi in cui vi sia successione per rappresentazione. BibliografiaAlbanese, Della collazione. Del pagamento dei debiti, Milano, 2009, 1 ss.; Andreoli, Contributo alla teoria della collazione delle donazioni, Milano, 1942, 152; Carnevali, Collazione, in Dig. Civ., Torino, 1988, 472 ss. |