Codice Civile art. 744 - Perimento della cosa donata.

Giusi Ianni

Perimento della cosa donata.

[I]. Non è soggetta a collazione la cosa perita per causa non imputabile al donatario [1256].

Inquadramento

Il donatario è liberato dall'obbligo della collazione qualora il bene oggetto della donazione in suo favore sia perito per causa a lui non imputabile.

Il perimento del bene donato

La liberazione dalla collazione configurata dalla norma in esame opera qualora il perimento del bene donato per causa non imputabile al donatario sia stato totale. In caso di perimento parziale, invece, è da ritenere che il donatario debba conferire la parte di bene non perita. Analogamente, qualora in relazione al perimento del bene il donatario abbia ricevuto un indennizzo assicurativo o un risarcimento del danno, si ritiene che le relative somme debbano essere conferite in collazione (Carnevali, 476).

La giurisprudenza ha equiparato al caso del perimento fisico, quello della perdita giuridica del bene oggetto di donazione, per confisca o avocazione da parte dello Stato avvenuta senza corrispettivo (Cass. S.U., n. 311/1971).

Controverso appare in dottrina il momento a cui debba farsi riferimento per il perimento del bene donato ai fini della liberazione dall'obbligo della collazione, se, cioè, rilevi la data di apertura della successione (Casulli, Collazione delle donazioni, in Nss. D. I., Torino, 1959, 463) ovvero la data in cui concretamente avvenga la divisione (Forchielli, in Comm. S. B.,1978, 408).

Bibliografia

Albanese, Della collazione. Del pagamento dei debiti, Milano, 2009, 1 ss.; Andreoli, Contributo alla teoria della collazione delle donazioni, Milano, 1942, 152; Carnevali, Collazione, in Dig. Civ., Torino, 1988, 472 ss.

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