Codice Civile art. 750 - Collazione di mobili.

Giusi Ianni

Collazione di mobili.

[I]. La collazione dei mobili si fa soltanto per imputazione [747], sulla base del valore che essi avevano al tempo dell'aperta successione [456, 556; 135 3 trans.].

[II]. Se si tratta di cose delle quali non si può far uso senza consumarle, e il donatario le ha già consumate, si determina il valore che avrebbero avuto secondo il prezzo corrente [1474] al tempo dell'aperta successione.

[III]. Se si tratta di cose che con l'uso si deteriorano, il loro valore al tempo dell'aperta successione è stabilito con riguardo allo stato in cui si trovano.

[IV]. La determinazione del valore dei titoli dello Stato, degli altri titoli di credito quotati in borsa e delle derrate e delle merci il cui prezzo corrente è stabilito dalle mercuriali, si fa in base ai listini di borsa e alle mercuriali del tempo dell'aperta successione.

Inquadramento

La norma detta i criteri per la collazione qualora le donazioni fatte dal de cuius abbiano avuto ad oggetto beni mobili.

La collazione di beni mobili

La collazione dei beni mobili si fa sempre per imputazione, sulla base del valore che essi avevano al tempo dell'aperta successione. Se si tratta di cose consumabili e al tempo di apertura della successione il donatario le abbia già consumate, la collazione si fa sulla base del valore che le cose stesse avrebbero avuto secondo il prezzo corrente al tempo dell'aperta successione. Se, invece, si tratta di cose deteriorabili, si fa riferimento al valore che le cose stesse hanno al tempo dell'apertura della successione, secondo lo stato in cui si trovano. Se, infine, si tratta di titoli dello Stato, di titoli di credito quotati in borsa e di derrate o merci il cui prezzo corrente sia stabilito dalle mercuriali, si fa riferimento al valore che essi hanno al tempo dell'aperta successione, sulla base dei listini di borsa e delle mercuriali.

La disciplina della collazione di beni mobili si applica, secondo quanto chiarito dalla giurisprudenza, anche nel caso in cui la donazione abbia avuto ad oggetto una quota di società, conferendo quest'ultima al socio non un diritto reale su beni costituenti il patrimonio societario, ma un diritto personale di partecipazione alla vita societaria, la cui misura non è soggetta a cambiamento per effetto di successivi aumenti di capitale ( Cass. n. 2505/2022; Cass. n. 10756/2019) . Anche in questo caso, quindi, dovrà procedersi ad imputazione sulla base del valore che la quota ha al tempo di apertura della successione (Cass. n. 20258/2014).

Bibliografia

Albanese, Della collazione. Del pagamento dei debiti, Milano, 2009, 1 ss.; Andreoli, Contributo alla teoria della collazione delle donazioni, Milano, 1942, 152; Carnevali, Collazione, in Dig. Civ., Torino, 1988, 472 ss.

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