Codice Civile art. 814 - Energie.Energie. [I]. Si considerano beni mobili le energie naturali che hanno valore economico [624 2 c.p.c.]. InquadramentoL'art. 814 considera beni mobili le energie naturali solo a condizione che esse abbiano “valore economico”. La materialità dell'energia discende, quindi, unicamente dal suo essere suscettibile di sfruttamento economico, stabilendosi una sinonimia tra giuridicità ed economicità. Si tratta di applicazione di nozioni arcaiche, che si reggono sui postulati del rilievo centrale della proprietà delle cose materiali, della necessaria funzione economica delle cose e dell'appropriazione della natura a vantaggio dell'uomo. Le energie, cioè, in tanto vengono prese in considerazione dal diritto, divenendo perciò “beni” se ed in quanto possano essere oggetto di sfruttamento economico CasisticaSi nega la configurabilità, ai fini della tutela ex art. 1168, di una situazione di autonomo possesso dell'energia elettrica in favore dell'utente parte di un contratto di somministrazione, neppure per la quantità di energia presente nel circuito privato di quest'ultimo, trattandosi o di energia già consumato, o quanto meno accumulata, o di energia potenzialmente disponibile, comunque, in sostanza, incompatibile con i tipici legami attributivi propri delle cose materiali (Cass. n. 24182/2004). BibliografiaBiondi, voce Cosa mobile ed immobile (diritto civile), in Nss. D.I., IV, Torino 1959, 1024 ss.; La Torre, Il bene «duale» nella teoria delle cose, in Giust. civ. 2008, 267 ss.; Scozzafava, I beni e le forme giuridiche di appartenenza, Milano, 1982, 90; Trimarchi, Universalità di cose, in Enc. dir., XLV, Milano 1992, 820. |