Codice Civile art. 833 - Atti d'emulazione.Atti d'emulazione. [I]. Il proprietario non può fare atti i quali non abbiano altro scopo che quello di nuocere o recare molestia ad altri. InquadramentoL'art. 833 esprime un'esigenza di bilanciamento tra il diritto di proprietà e l'interesse di altri soggetti, vietando ogni atto di esercizio della proprietà che denoti una sproporzione ingiustificata tra il beneficio del titolare del diritto e il sacrificio ricadente su un terzo. La norma ha costituito la base per l'elaborazione delle teoria del divieto di abuso del diritto in materia di proprietà e diritti reali in genere, alla luce del principio di solidarietà (art. 2 Cost.). Requisiti dell'atto emulativo e fattispeciePer aversi atto emulativo vietato ai sensi dell'art. 833, è necessario che l'atto di esercizio del diritto sia privo di utilità per chi lo compie e sia posto in essere al solo scopo di nuocere o di recare molestia ad altri, senza essere sorretto da alcuna giustificazione di natura utilitaristica dal punto di vista economico e sociale, con la conseguenza che l'atto emulativo non è configurabile qualora il proprietario ponga in essere comportamenti che, pur essendo contrari all'ordinamento e comportanti molestia e nocumento ad altri, siano soggettivamente intesi a procurargli un vantaggio (in giurisprudenza, così, è stata ritenuta riconducibile a tale categoria di atti l'azione del proprietario che installi sul muro di recinzione del fabbricato comune un contenitore avente aspetto di telecamera nascosta fra il fogliame degli alberi posto in direzione del balcone del vicino: Cass. II, n. 5421/ 2001; ancora, il diritto del proprietario di un fondo di chiudere le luci presenti nel muro del vicino, costruendo in aderenza a questo, ai sensi dell'art. 904, non può esercitarsi, per il principio generale del divieto degli atti emulativi di cui all'art. 833 stesso codice, al solo scopo di arrecare nocumento e molestia al vicino, senza alcun vantaggio proprio: Cass. II, n. 12759/1992; mentre si è esclusa la natura di atti emulativi dell'acquisto di una striscia di terreno antistante l'immobile in cui si aprono le vedute, in vista dell'aggiudicazione poi mancata del medesimo in sede di asta pubblica, nonché dell'esercizio dell'azione di rispetto delle distanze legali: Cass. II, n. 3275/ 1999; neppure costituisce atto emulativo l'installazione, da parte del proprietario di un fondo, di un cancello all'ingresso dello stesso per impedire l'entrata di persone estranee: Cass. II, n. 1509/1986; non può qualificarsi atto emulativo vietato dall'art. 833 la pretesa del proprietario di un fondo volta a far valere in giudizio i diritti che gli competono per legge o per contratto che assume violati: Cass. II, n. 27916/2018; l'atto emulativo non può poi mai consistere in una condotta omissiva, sia perché l'art. 833, letteralmente, vieta al proprietario il compimento di “atti”; sia perché il non fare, determina sempre un vantaggio in termini di risparmio di spesa e/o di energia psico-fisica; Cass. II, n. 10250/1997; non è atto emulativo la recinzione della propria proprietà, in quanto volta ad impedirne l'usucapione o a delimitarne il confine: Cass. II, n. 13732/2005; non può qualificarsi atto emulativo vietato la pretesa del proprietario di un immobile volta ad ottenere il possesso del bene in conseguenza della finita locazione, pur in presenza della trascrizione della sentenza di esecuzione specifica dell'obbligo di concludere un contratto preliminare di compravendita stipulato tra locatore e conduttore con riguardo al medesimo immobile; Cass. III, n. 9714/2013; e nemmeno costituisce atto emulativo la sostituzione di una siepe con un muro in cemento, volto a precludere ai vicini l'inspectio nel proprio fondo; Cass. II, n. 3598/2012). Il giudice, per ravvisare o escludere l’atto emulativo, non può compiere una valutazione comparativa discrezionale fra gli interessi in gioco o formulare un giudizio di meritevolezza e prevalenza fra gli stessi (Cass. II, n. 1209/2016). BibliografiaRescigno, Proprietà (dir. priv.), in Enc. dir., XXXVII, Milano, 1988, 254 ss.; Baldassarre, Proprietà (dir. cost.), in Enc. giur. XXV, Roma 1991; Giannini, Basi costituzionali delle proprietà privata, in Pol. dir. 1971, 475 ss.; Moscarini, Proprietà privata e tradizioni costituzionali comuni, Milano, 2006; Sandulli, Profili costituzionali della proprietà privata, in Riv. Trim. dir. proc. civ. 1972, 465 ss.; Sandulli, Nuovo regime dei suoli e Costituzione, in Riv. giur. edil. 1978, II, 80 ss. |