Codice Civile art. 1007 - Rovina parziale di edificio accessorio.

Inquadramento

A completamento delle due disposizioni precedenti, aventi ad oggetto, rispettivamente, l'obbligo del nudo proprietario di sobbarcarsi delle spese relative alle riparazioni straordinarie inerenti la cosa oggetto di usufrutto, e le conseguenze giuridiche correlate ad un eventuale inadempimento di quest'ultimo, con i connessi poteri in capo all'usufruttuario, la norma in commento prevede che queste ultime disposizioni si applichino anche nel caso in cui, per vetustà o caso fortuito, rovini soltanto in parte l'edificio che formava accessorio necessario del fondo soggetto a usufrutto.

Ad avviso della dottrina, il regime previsto dagli artt. 1005-1006 si applica integralmente in caso di parziale rovina, per vetustà o caso fortuito, di un edificio facente parte di un fondo ed avente la funzione di accessorio necessario rispetto ad esso o per il godimento del fondo stesso; se, invece, mancano tali caratteri si applica l'art. 1018 (Pugliese, in Tr. Vas. 1972, 526). Si ha rovina parziale, quando l'edificio è colpito nel suo complesso e non solo in una delle sue parti costitutive; la norma non si riferisce ai danni concernenti muri, volte o tetti, bensì alla rovina di un intero lato o piano dell'edificio. Il legislatore codicistico ha così inteso estendere il regime previsto dagli artt. 1005-1006 ad interventi che la legge non considera riparazioni (neppure straordinarie) ma opere nuove (De Martino, in Comm. S.B. 1978, 305).

Bibliografia

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