Codice Civile art. 1008 - Imposte e altri pesi a carico dell'usufruttuario.

Alberto Celeste

Imposte e altri pesi a carico dell'usufruttuario.

[I]. L'usufruttuario è tenuto, per la durata del suo diritto, ai carichi annuali, come le imposte, i canoni, le rendite fondiarie e gli altri pesi che gravano sul reddito.

[II]. Per l'anno in corso al principio e alla fine dell'usufrutto questi carichi si ripartiscono tra il proprietario e l'usufruttuario in proporzione della durata del rispettivo diritto [984 2].

Inquadramento

Salvo l'obbligo di rispettare la destinazione economica della cosa, l'usufruttuario ha il diritto di godere della cosa altrui, sicché è naturale che debba pagare di tutte i tributi posti a carico della cosa stessa oggetto di usufrutto che siano correlati alla produttività. In quest'ottica, la norma in commento stabilisce che l'usufruttuario è tenuto, per la durata del suo diritto, ai carichi annuali, come le imposte, i canoni, le rendite fondiarie e gli altri pesi che gravano sul reddito. Si precisa, poi, che, per l'anno in corso al principio e alla fine dell'usufrutto, questi carichi si ripartiscono tra il proprietario e l'usufruttuario in proporzione della durata del rispettivo diritto, con una disposizione analoga in materia di frutti, così come delineata dall'art. 984, comma 2. Il proprietario sopporta i carichi della proprietà, ma non ha l'obbligo di adempiere; nell'ipotesi di rifiuto o di ritardo nell'adempimento, può provvedere l'usufruttuario. In tal caso, egli ha diritto ad essere rimborsato della somma spesa, al termine dell'usufrutto e senza interessi. A garanzia del rimborso, l'usufruttuario dispone del diritto di ritenzione di cui all'art. 1011.

Si è specificato che la norma de qua assume efficacia solo nei rapporti tra usufruttuario e nudo proprietario, non influendo sui rapporti con il terzo, regolato dal titolo costitutivo dell'obbligazione (ossia la legge, per quanto riguarda le imposte, o il titolo costitutivo per quanto riguarda il canone e la rendita). Dunque, se il soggetto obbligato verso il terzo coincide con quello onerato alla prestazione in virtù della norma (o del titolo), nessun rapporto obbligatorio sorge tra l'usufruttuario e il nudo proprietario; qualora, invece, le persone non coincidano, per cui obbligato verso il terzo è il nudo proprietario, ma l'onere della prestazione ricade sull'usufruttuario, sorge un rapporto obbligatorio in virtù del quale questi è tenuto non solo a rimborsare, ma anche ad anticipare quanto occorre per adempiere (Barbero, L'usufrutto e i diritti affini, Milano, 1952, 348). Tale dottrina si spinge ad affermare che, qualora il proprietario, obbligato verso il terzo, risulti inadempiente, l'usufruttuario che non provveda ad adempiere o non anticipi quanto occorre a tal fine, risponderà verso il nudo proprietario per i danni da questo subiti.

Bibliografia

Caterina, Usufrutto e proprietà temporanea, in Riv. dir. civ. 1999, II, 715; De Cupis, Usufrutto, in Enc. dir., XLV, Milano, 1992; Di Bitonto, Usufrutto, in Enc. dir., XVI, Milano, 2008; Mazzon, Usufrutto, uso e abitazione, Padova, 2010; Musolino, L'usufrutto, Bologna, 2011; Plaia, Usufrutto, uso, abitazione, in Dig. civ., XIX, Torino, 1999; Ruscello, Origini ed evoluzione storica dell'usufrutto legale dei genitori, in Dir. fam. 2009, 1329.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.

Sommario