Codice Civile art. 1025 - Obblighi inerenti all'uso e alla abitazione.

Alberto Celeste

Obblighi inerenti all'uso e alla abitazione.

[I]. Chi ha l'uso di un fondo e ne raccoglie tutti i frutti o chi ha il diritto di abitazione e occupa tutta la casa è tenuto alle spese di coltura, alle riparazioni ordinarie e al pagamento dei tributi come l'usufruttuario [1004-1008].

[II]. Se non raccoglie che una parte dei frutti o non occupa che una parte della casa, contribuisce in proporzione di ciò che gode.

Inquadramento

La norma in commento delinea gli obblighi, ma anche le pretese, che fanno capo al titolare del diritto d'uso e di abitazione. Nello specifico, si stabilisce che, chi ha l'uso di un fondo e ne raccoglie tutti i frutti o chi ha il diritto di abitazione e occupa tutta la casa, è tenuto alle spese di coltura, alle riparazioni ordinarie e al pagamento dei tributi come l'usufruttuario. Qualora non raccolga che una parte dei frutti o non occupi che una parte della casa, si prevede che contribuisce in proporzione di ciò che gode.

In relazione alle pretese, si è osservato che l'usuario ha la pretesa verso tutti i terzi all'astensione da atti di ingerenza nella cosa, i quali impediscano il suo uso esclusivo, e può farla valere sia come attore con un'azione di rivendicazione, sia come convenuto, resistendo alla rivendicazione altrui. Controparte in questi processi può essere sia chi si comporti come proprietario o pretenda di avere la proprietà, sia chi si comporti come titolare di un usufrutto di un uso, di un'enfiteusi o pretenda di avere uno di questi diritti reali, nei quali è compresa una facoltà di uso integrale, sia infine chi semplicemente detenga la cosa. L'usuario ha, inoltre, la pretesa all'astensione da atti di ingerenza nella cosa, che turbino o molestino l'uso, venendo in considerazione tutti gli atti di godimento parziale, ad esempio a titolo di servitù o di locazione, e tutti gli atti di danneggiamento. Mezzi idonei a far valere questa pretesa possono essere l'azione negatoria e la richiesta di risarcimento dei danni, oltre i vari rimedi cautelari, come l'azione di danno temuto e la denunzia di nuova opera (Pugliese, in Tr. Vas. 1972, 841).

Per quanto concerne gli obblighi, usuario ed habitator hanno gli stessi obblighi dell'usufruttuario, salva la necessità di contemperare con la particolare natura dell'uso e dell'abitazione le norme dettate in tema di usufrutto (Quaranta- Preden, Superficie, enfiteusi, usufrutto, uso e abitazione, Roma, 1972, 578). Con riferimento alla norma in oggetto, la dottrina suole distinguere tra obblighi relativi alla costituzione dei diritti, obblighi relativi all'esercizio dei diritti e obblighi relativi alla cessazione dei diritti. In particolare: 1) Il primo degli obblighi che incombono all'usuario ed all'habitator prima di entrare nel godimento dei loro diritti è la prestazione della cauzione, salvo che ne siano stati dispensati dal titolo. Mancando la garanzia, dovrà provvedersi a norma dell'art. 1003. Il secondo riguarda la formazione dell'inventario dei mobili, e la descrizione dello stato degli immobili. Le spese sono a loro carico, salvo che ne siano stati dispensati dal titolo. Mancando l'inventario, il nudo proprietario può richiedere l'inventario giudiziale. 2) Riguardo agli obblighi incombenti durante il loro godimento, primo e generale loro obbligo è quello di godere da buon padre di famiglia, ossia di conservare la sostanza della cosa, di servirsene, secondo la destinazione datale dal proprietario, e di non abusarne. Inoltre, l'usuario e l'habitator debbono sopportare le spese di coltura, delle riparazioni ordinarie ed il pagamento dei tributi se l'usuario raccoglie tutti i frutti, o l'abitante occupa tutta la casa. Quest'obbligo fa carico all'usuario, quantunque i frutti che raccoglie non siano sufficienti a coprire tali spese ed all'habitator benché l'utilità che gli proviene dall'abitazione non lo compensi. Se, invece, l'usuario non raccoglie che una parte dei frutti, o l'habitator non occupa che una parte della casa, essi debbono contribuire al pagamento dei medesimi tributi in proporzione di ciò che godono. 3) L'obbligo dell'usuario o dell'habitator, alla cessazione dell'uso e dell'abitazione, consiste nella restituzione della cosa nello stato in cui essi l'hanno ricevuta e, in mancanza, nel pagamento del valore della medesima e nel risarcimento dei danni.

Bibliografia

Caterina, Usufrutto e proprietà temporanea, in Riv. dir. civ. 1999, II, 715; De Cupis, Usufrutto, in Enc. dir., XLV, Milano, 1992; Di Bitonto, Usufrutto, in Enc. dir., XVI, Milano, 2008; Mazzon, Usufrutto, uso e abitazione, Padova, 2010; Musolino, L'usufrutto, Bologna, 2011; Plaia, Usufrutto, uso, abitazione, in Dig. civ., XIX, Torino, 1999; Ruscello, Origini ed evoluzione storica dell'usufrutto legale dei genitori, in Dir. fam. 2009, 1329.

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