Codice Civile art. 1045 - Utilizzazione di fogne o di fossi altrui.Utilizzazione di fogne o di fossi altrui. [I]. I proprietari dei fondi attraversati da fogne o da fossi altrui, o che altrimenti possono approfittare dei lavori fatti in forza dell'articolo precedente, hanno facoltà di servirsene per risanare i loro fondi, a condizione che non ne venga danno ai fondi già risanati e che essi sopportino le nuove spese occorrenti per modificare le opere già eseguite, affinché queste siano in grado di servire anche ai fondi attraversati, e inoltre sopportino una parte proporzionale delle spese già fatte e di quelle richieste per il mantenimento delle opere, le quali divengono comuni. InquadramentoLa norma in commento dispone che i proprietari dei fondi attraversati da fogne o da fossi altrui, o che altrimenti possono approfittare dei lavori fatti in forza dell'articolo precedente, hanno facoltà di servirsene per risanare i loro fondi, a condizione, però, che non ne venga danno ai fondi già risanati e che essi sopportino le nuove spese occorrenti per modificare le opere già eseguite, affinché queste siano in grado di servire anche ai fondi attraversati e, inoltre, sopportino una parte proporzionale delle spese già fatte e di quelle richieste per il mantenimento delle opere, le quali divengono comuni. Gli interessati hanno il diritto potestativo di fare propria una parte dei canali altrui, in nome della pubblica utilità della bonifica. Anche in questo caso, il pagamento dell'indennità, ex art. 1037, dovrà avvenire prima dell'inizio dell'esecuzione delle opere. Il pagamento di tale somma, poiché non configura un contratto di trasferimento di un diritto reale immobiliare, non necessita né di forma scritta né di trascrizione: si crea, invece, un nuovo stato di comunione pro quota delle opere. La comunione riguarda, però, solo il tratto delle fogne che va dal punto in cui il nuovo utente comincia a servirsene fino al colatoio. Questo diritto, essendo riconosciuto al proprietario e ricollegandosi al contenuto del diritto di dominio, è imprescrittibile (Branca, in Comm. S.B. 1979, 135). In proposito, si riviene soltanto una remota pronuncia (Cass. II, n. 1258/1976), ad avviso della quale il divieto stabilito dall'art. 1034, che proibisce al titolare di una servitù attiva di acquedotto di far defluire le acque negli acquedotti preesistenti sul fondo servente e destinati al corso di altre acque, è escluso espressamente per il proprietario che voglia, a fini di bonifica, usare le fogne ed i fossi con tale destinazione che già passano per il proprio fondo, ai sensi dell'art. 1045; pertanto, poiché nessun espresso divieto è posto dall'art. 1044 per chi non ha già canali passanti per il proprio fondo, deve dedursene logicamente che il citato art. 1045 in realtà esclude per gli scarichi di bonifica l'incompatibilità con le opere di adduzione preesistenti, che invece è la base della disciplina della diversa servitù di acquedotto. Sotto il profilo processuale, si è precisato (Cass. II, n. 1494/2013) che, ai fini della tempestività dell'azione di reintegrazione entro l'anno dal sofferto spoglio e della correlata individuazione dell'oggetto del possesso di una servitù di scarico fognario, non può tenersi distinta dal restante impianto la fossa biologica, la quale, avendo la funzione di raccogliere le acque piovane e quelle provenienti dai servizi igienici, non è dissociabile dalla rete dei canali e fa parte di un bene composto (c.d. fognatura), nel quale la pluralità dei componenti, per effetto della connessione fisica e funzionale, assume una nuova individualità, perdendo quella propria. BibliografiaBiondi, Le servitù, Milano 1967; Caruso - Spanò, Le servitù prediali, Milano 2013; De Tilla, Servitù prediali, in Enc. dir., XIV, Milano, 2007; Gallucci, Servitù prediali: natura, funzione e contenuto del diritto, in Il Civilista, 2010, n. 3, 79; Grosso - Deiana, Le servitù prediali, Torino, 1963; Musolino, Servitù prediali: l'estinzione per rinunzia, in Riv. not. 2013, 368; Terzago G. - Terzago P., Le servitù prediali - Volontarie - Coattive - Pubbliche - Costituzione - Esercizio - Estinzione - Tutela - Le singole servitù, Milano, 2007; Vitucci, Servitù prediali, in Dig. civ., XVIII, Torino 1998; Zaccheo, La tutela possessoria della servitù, in Giust. civ. 1982, II, 215. |