Codice Civile art. 1046 - Norme per l'esecuzione delle opere.InquadramentoA chiusura della sezione I delle servitù coattive, dedicata segnatamente all'acquedotto coattivo ed allo scarico coattivo, la norma in commento dispone che, nell'esecuzione delle opere indicate dalle disposizioni precedenti, sono applicabili le disposizioni del comma 2 dell'art. 1033 e degli artt. 1035 e 1036, aventi ad oggetto, rispettivamente, l'esenzione dall'obbligo di dare passaggio alle acque, nonché l'attraversamento di acquedotti, fiumi o strade. Dunque, la norma de qua stabilisce l'applicabilità alle fattispecie previste dagli artt. 1043, 1044 e 1045 della disciplina prevista per la servitù di acquedotto coattivo. In proposito, la dottrina (Branca, in Comm. S.B. 1979, 135) ha puntualizzato che le disposizioni richiamate, riguardano solo e soltanto la esecuzione delle opere, e, quindi, si deduce che gli altri articoli che non riguardano tale compito, anche se non espressamente richiamati, si devono ritenere applicabili. BibliografiaBiondi, Le servitù, Milano 1967; Caruso - Spanò, Le servitù prediali, Milano 2013; De Tilla, Servitù prediali, in Enc. dir., XIV, Milano, 2007; Gallucci, Servitù prediali: natura, funzione e contenuto del diritto, in Il Civilista, 2010, n. 3, 79; Grosso - Deiana, Le servitù prediali, Torino, 1963; Musolino, Servitù prediali: l'estinzione per rinunzia, in Riv. not. 2013, 368; Terzago G. - Terzago P., Le servitù prediali - Volontarie - Coattive - Pubbliche - Costituzione - Esercizio - Estinzione - Tutela - Le singole servitù, Milano, 2007; Vitucci, Servitù prediali, in Dig. civ., XVIII, Torino 1998; Zaccheo, La tutela possessoria della servitù, in Giust. civ. 1982, II, 215. |