Codice Civile art. 1072 - Estinzione per confusione.

Alberto Celeste

Estinzione per confusione.

[I]. La servitù si estingue quando in una sola persona si riunisce la proprietà del fondo dominante con quella del fondo servente.

Inquadramento

La norma in commento inaugura il capo VI, dedicato ai modi di estinzione delle servitù, prevedendo, in primis, che la servitù si estingue quando in una sola persona si riunisce la proprietà del fondo dominante con quella del fondo servente, e ciò come logico corollario del principio nemini res sua servit. Atteso che la servitù presuppone appunto che i fondi appartengano a proprietari diversi, cessata tale situazione soggettiva, viene meno anche quel peso contemplato dall'art. 1027.

Sul versante dottrinale, alcuni sono dell'opinione che l'estinzione della servitù si giustifica con l'impossibilità logica di conservare iure servitutis una facoltà ricompresa nello ius dominii, in applicazione del principio romanistico secondo cui nemini res sua servit (Branca, in Comm. S.B. 1979, 420). Altri sono, invece, dell'avviso che l'estinzione si fonda sull'inutilità che venga conservato un diritto, il cui contenuto, in quanto sotteso al diritto di proprietà, può essere esercitato in virtù di questo. La differenza tra queste due impostazioni acquista rilevanza nell'interpretazione dell'art. 2862, commi 2 e 3, che prevede l'ipotesi che il terzo, dopo aver acquistato un immobile gravato da ipoteca, preferisca, anziché pagare i creditori ipotecari, effettuare il c.d. rilascio del fondo agli stessi creditori, preservandosi in ogni caso l'eventuale diritto di servitù, vantato prima dell'acquisto del fondo, a favore del terzo acquirente o del proprietario nei confronti di quest'ultimo. Per i fautori della prima opinione, le disposizioni in questione rappresenterebbero un'eccezione ex lege, per ragioni di equità, al principio della confusione; per i fautori della seconda opinione, invece, esse costituiscono una semplice applicazione del diverso principio, per cui la servitù non si estingue quando la sua conservazione è “utile” per qualcuno (Milani, Estinzione per confusione della servitù prediale, Milano, 1951, 537).

In proposito, i giudici di legittimità hanno rilevato soltanto che l'aggregazione ad un fondo soggetto a servitù di passaggio di una parte adiacente del fondo dominante, nella quale è situato l'accesso al fondo servente, non determina l'estinzione della servitù né l'impossibilità del suo esercizio, ma comporta la persistenza della servitù a favore del residuo fondo dominante ed a carico del fondo servente nella sua maggiore entità risultante da tale aggregazione, sicché, nell'ipotesi in cui il passaggio avvenisse in precedenza in un luogo specifico (nella specie, tramite un cancello sito nella recinzione posta al confine originario tra i due fondi), la nuova situazione determina la necessità dello spostamento del luogo di accesso, che deve essere realizzato in guisa da soddisfare con pari comodità, rispetto al passato, il bisogno del fondo dominante e senza maggiori aggravi per il fondo servente (Cass. II, n. 3022/1980).

Si è avuto modo di sottolineare (Cass. II, n. 25364/2014) che, in mancanza di titoli che dispongano un diverso regolamento, la communio incidens di una strada agraria privata sorge per il solo fatto che essa sia stata costituita con il conferimento di sedime dei fondi latistanti, sicché, in tal caso, il diritto di proprietà pro indiviso dell'intera strada e la facoltà di utilizzarla per tutto il percorso e in tutte le direzioni spetta a tutti i comunisti, senza che rilevi la circostanza, che una porzione di detta strada (nella specie, quella finale) sia divenuta, per ambedue i lati che vi si affacciano, di proprietà di un unico frontista, non trovando applicazione l'istituto dell'estinzione per confusione ex art. 1072, che ha ad oggetto solo il diritto di servitù.

Bibliografia

Biondi, Le servitù, Milano 1967; Caruso - Spanò, Le servitù prediali, Milano 2013; De Tilla, Servitù prediali, in Enc. dir., XIV, Milano, 2007; Gallucci, Servitù prediali: natura, funzione e contenuto del diritto, in Il Civilista, 2010, n. 3, 79; Grosso - Deiana, Le servitù prediali, Torino, 1963; Musolino, Servitù prediali: l'estinzione per rinunzia, in Riv. not. 2013, 368; Terzago G. - Terzago P., Le servitù prediali - Volontarie - Coattive - Pubbliche - Costituzione - Esercizio - Estinzione - Tutela - Le singole servitù, Milano, 2007; Vitucci, Servitù prediali, in Dig. civ., XVIII, Torino 1998; Zaccheo, La tutela possessoria della servitù, in Giust. civ. 1982, II, 215.

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