Codice Civile art. 1081 - Modulo d'acqua.Modulo d'acqua. [I]. Nelle servitù in cui è convenuta ed espressa una costante quantità di acqua, la quantità deve esprimersi in relazione al modulo. [II]. Il modulo è l'unità di misura dell'acqua corrente. [III]. Esso è un corpo d'acqua che scorre nella costante quantità di cento litri al minuto secondo e si divide in decimi, centesimi e millesimi. InquadramentoA completamento della disposizione precedente, la norma in commento prevede che, nelle servitù in cui è convenuta ed espressa una costante quantità di acqua, la quantità deve esprimersi in relazione al modulo, precisando che il “modulo” è l'unità di misura dell'acqua corrente, e che esso è un corpo d'acqua che scorre nella costante quantità di cento litri al minuto secondo e si divide in decimi, centesimi e millesimi. La norma de qua disciplina, dunque, l'unità di misura nella quale deve essere espressa la quantità d'acqua nelle servitù di presa o derivazione d'acqua caratterizzate dalla concessione di una quantità d'acqua costante. La finalità del legislatore è stata quella di prevedere una misura unica, ossia un criterio definito per le parti e per l'interprete. Anche la dottrina più attenta ha sottolineato che l'unità di misura prescelta è il modulo, consistente in un corpo d'acqua che scorre nella quantità costante di cento litri al minuto secondo; il modulo si divide in decimi, centesimi e millesimi (Grosso-Deiana, 1848); esso viene definito con riferimento a due elementi: il volume ed il tempo, cioè come quantità d'acqua costantemente erogata in un determinato spazio temporale. La norma presuppone quindi un'uniformità di flusso nel tempo, quindi la bocca di presa dovrà essere “tassata” per poter misurare i moduli che entrano nel canale derivatore (Branca, in Comm. S.B. 1979, 504). BibliografiaBiondi, Le servitù, Milano 1967; Caruso - Spanò, Le servitù prediali, Milano 2013; De Tilla, Servitù prediali, in Enc. dir., XIV, Milano, 2007; Gallucci, Servitù prediali: natura, funzione e contenuto del diritto, in Il Civilista, 2010, n. 3, 79; Grosso - Deiana, Le servitù prediali, Torino, 1963; Musolino, Servitù prediali: l'estinzione per rinunzia, in Riv. not. 2013, 368; Terzago G. - Terzago P., Le servitù prediali - Volontarie - Coattive - Pubbliche - Costituzione - Esercizio - Estinzione - Tutela - Le singole servitù, Milano, 2007; Vitucci, Servitù prediali, in Dig. civ., XVIII, Torino 1998; Zaccheo, La tutela possessoria della servitù, in Giust. civ. 1982, II, 215. |