Codice Civile art. 1094 - Servitù attiva degli scoli.Servitù attiva degli scoli. [I]. Gli scoli o acque colaticce derivanti dall'altrui fondo possono costituire oggetto di servitù a favore del fondo che li riceve, all'effetto di impedire la loro diversione. InquadramentoLa seconda tipologia di servitù in materia di acque è disciplinata nella sezione II, anche a completamento della disciplina in materia di servitù prediali in generale delineata nel titolo VI. In particolare, la norma in commento dispone che gli scoli o acque colaticce derivanti dall'altrui fondo possono costituire oggetto di servitù a favore del fondo che li riceve, all'effetto di impedire la loro diversione. Va precisato che la servitù prevista dall'art. 1094 attribuisce al proprietario del fondo inferiore (dominante) il diritto di ricevere ed usare le acque che giungono al fondo superiore (servente) e che residuano dopo l'utilizzazione a vantaggio di questo fondo; la servitù, pertanto, se non assicura al fondo dominante gli scoli, che dipendono dalla misura dell'uso delle acque vive nel fondo servente, impedisce al proprietario di quest'ultimo fondo di divertire le acque a vantaggio di altri fondi propri o di terzi, come è anche precisato espressamente dall'art. 1096, che consente al proprietario di fare liberamente uso delle acque solo “a vantaggio del suo fondo”, anche cambiandone la coltivazione, o di abbandonare in tutti o in parte l'irrigazione. Di solito, l'esercizio della servitù attiva di scoli presuppone l'esistenza, sul fondo servente, di opere destinate a raccogliere gli scoli ed a farli pervenire nel fondo dominante. In tale ipotesi, sul titolare del fondo servente incombe, oltre all'obbligo di non deviare le acque (non facere) anche quello di sopportare (pati) l'esistenza delle predette opere. Egli deve inoltre tollerare, sulle predette opere, i relativi lavori di manutenzione o di spurgo da parte del proprietario del fondo dominante, quest'ultimo, pertanto, è titolare del diritto di facere e habere nel fondo del vicino limitatamente alla manutenzione e alla riparazione delle opere che rendono possibile l'esercizio della servitù. Si registra, pertanto, una servitù affermativa ed apparente e come tale usucapibile ex art. 1095 (Branca, in Comm. S.B. 1979, 562). Diversa ipotesi è quella nella quale le acque defluiscano naturalmente, dopo essere state utilizzate dal fondo servente, senza previa raccolta e senza che sul fondo servente esistano cavi o canali di scolo o altre opere funzionalmente destinate all'esercizio della servitù; in tale fattispecie, si registra una servitù negativa e non apparente, come tale non usucapibile, nella quale il proprietario del fondo servente è tenuto solamente a non ostacolare o deviare il deflusso delle acque dal proprio fondo (Cecchetti, Scolo delle acque, in Enc. dir., XLI, Milano, 1989, 756). In argomento, i giudici di legittimità hanno solo puntualizzato (Cass. II, n. 3242/1975) che, poiché possono essere costituite servitù atipiche, non rientranti negli schemi del libro III, capo VIII, del codice civile, ben può essere costituita volontariamente una servitù alla cui stregua il proprietario del fondo dominante possa utilizzare, da un corpo di acqua viva che scaturisce nel fondo servente, ciò che ecceda i bisogni di quest'ultimo, servitù che non si confonde con le pur analoghe servitù attiva degli scoli (art. 1094) e servitù sugli avanzi d'acqua (art. 1097), ed alla quale non si applica la norma dettata, per la determinazione della quantità d'acqua, nella disciplina della servitù di presa o di derivazione d'acqua (art. 1083). BibliografiaBiondi, Le servitù, Milano 1967; Caruso - Spanò, Le servitù prediali, Milano 2013; De Tilla, Servitù prediali, in Enc. dir., XIV, Milano, 2007; Gallucci, Servitù prediali: natura, funzione e contenuto del diritto, in Il Civilista, 2010, n. 3, 79; Grosso - Deiana, Le servitù prediali, Torino, 1963; Musolino, Servitù prediali: l'estinzione per rinunzia, in Riv. not. 2013, 368; Terzago G. - Terzago P., Le servitù prediali - Volontarie - Coattive - Pubbliche - Costituzione - Esercizio - Estinzione - Tutela - Le singole servitù, Milano, 2007; Vitucci, Servitù prediali, in Dig. civ., XVIII, Torino 1998; Zaccheo, La tutela possessoria della servitù, in Giust. civ. 1982, II, 215. |