Codice Civile art. 1162 - Usucapione di beni mobili iscritti in pubblici registri.

Alberto Celeste

Usucapione di beni mobili iscritti in pubblici registri.

[I]. Colui che acquista in buona fede [1147] da chi non è proprietario un bene mobile iscritto in pubblici registri [815, 2683; 146 ss., 753 ss. c. nav.], in forza di un titolo che sia idoneo a trasferire la proprietà e che sia stato debitamente trascritto, ne compie in suo favore l'usucapione col decorso di tre anni dalla data della trascrizione (1).

[II]. Se non concorrono le condizioni previste dal comma precedente, l'usucapione si compie col decorso di dieci anni.

[III]. Le stesse disposizioni si applicano nel caso di acquisto degli altri diritti reali di godimento.

(1) V. art. 815; r.d.l. 15 marzo 1927, n. 436, conv. in l. 19 febbraio 1928, n. 510 e r.d. 29 luglio 1927, n. 1814; d.lg.C.P.S. 22 gennaio 1947, n. 340; d.lg. 25 luglio 1997, n. 250.

Inquadramento

La norma in commento precisa che colui che acquista in buona fede da chi non è proprietario un bene mobile iscritto in pubblici registri (navi, aerei, autovetture), in forza di un titolo che sia idoneo a trasferire la proprietà e che sia stato debitamente trascritto, ne compie in suo favore l'usucapione col decorso di tre anni dalla data della trascrizione. Qualora, poi, non concorrano le condizioni previste dal comma precedente, l'usucapione si compie con decorso di dieci anni. Si aggiunge, infine, che le stesse disposizioni si applicano nel caso di acquisto degli altri diritti reali di godimento. Con le modificazioni necessarie, data l'abbreviazione del termine e la diversa natura dei beni usucapibili, si applicano a questo tipo di usucapione abbreviata le stesse regole e principi, dettati per l'usucapione decennale dei beni immobili di cui all'art. 1159 (al cui esame si rinvia).

Alla stessa stregua di tutte le usucapioni abbreviate, anche quella triennale necessita del requisito della buona fede del possessore, però, rispetto alle altre usucapioni abbreviate, l'usucapione dei beni mobili registrati presenta una peculiarità.

Atteso che il legislatore codicistico ha previsto che, in caso di mancanza del titolo o della trascrizione, detta usucapione si compie in dieci anni, la dottrina si è chiesta se il prolungamento del termine vale anche per il caso in cui manchi il requisito della buona fede e, sull'argomento, si contengono il campo due differenti correnti di pensiero. Una prima teoria opta per la soluzione negativa: il possesso di malafede dei beni mobili registrati non può portare all'acquisto degli stessi in dieci anni, stante che, se per l'usucapione di questi beni, generalmente equiparati agli immobili, fosse sufficiente un possesso di malafede decennale, non si spiegherebbe come mai il legislatore abbia, invece, adottato per i beni non registrati un regime più rigido (art. 1161, comma 2); ne deriva che, anche per i beni mobili registrati, l'usucapione diventa ventennale, nel caso in cui il possesso non sia connotato dalla buona fede (De Martino, in Comm. S.B. 1984, 91). Una seconda teoria si attiene, invece, al testo della legge, che, nel sancire l'usucapione decennale per il caso in cui “non concorrono le condizioni previste dal comma precedente”, farebbe riferimento anche all'insussistenza del requisito della buona fede; di fronte alla contestazione per cui resterebbe ingiustificato il maggior termine, richiesto, invece, per l'usucapione dei beni mobili, si replica che l'abbreviazione è concessa dal legislatore in considerazione della rapida usura e del maggior invecchiamento economico cui è soggetta questa particolare categoria di beni (Barassi, Diritti reali e possesso, II, Il possesso, Milano, 1952, 412).

In proposito, la giurisprudenza ha puntualizzato che l'acquirente di un autoveicolo a non domino non ne acquista la proprietà mediante il possesso di buona fede, ancorché abbia trascritto il suo acquisto nel pubblico registro automobilistico, atteso che escludendo l'art. 1156 l'applicazione delle disposizioni sull'acquisto in buona fede del possesso per i beni mobili iscritti in pubblici registri, l'acquisto di un tale bene, sebbene l'acquirente sia in buona fede, si opera solo con l'usucapione, restando la buona fede rilevante unicamente ai fini del termine dell'usucapione stessa (Cass. III, n. 294/1994).

Bibliografia

Botta, Acquisto per usucapione e validità dell'atto di trasferimento dell'immobile, in Not. 2007, 6; Guerinoni, L'usucapione, in Trattato dei diritti reali, diretto da Gambaro e Morello, I, Milano, 2008; Montel-Sertorio, Usucapione, in Nss. D.I., XX, Torino, 1975; Natali, L'acquisto di servitù per usucapione, in Immob. & proprietà 2006, 212; Peratoner, Usucapione e trascrizione, in Giur. it. 2005, I; Ruperto, Usucapione (diritto vigente), in Enc. dir., XLV, Milano, 1992; Vitucci, Acquisto per usucapione e legittimazione a disporre, in Giust. civ. 2004, II.

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