Codice Civile art. 1182 - Luogo dell'adempimento.

Cesare Trapuzzano
aggiornato da Rossella Pezzella

Luogo dell'adempimento.

[I]. Se il luogo nel quale la prestazione deve essere eseguita non è determinato dalla convenzione o dagli usi e non può desumersi dalla natura della prestazione [1774, 2094] o da altre circostanze, si osservano le norme che seguono [159 trans.; 20 c.p.c.].

[II]. L'obbligazione di consegnare una cosa certa e determinata deve essere adempiuta nel luogo in cui si trovava la cosa quando l'obbligazione è sorta [1510 1, 1590 4, 1774].

[III]. L'obbligazione avente per oggetto una somma di danaro deve essere adempiuta al domicilio [43, 44] che il creditore ha al tempo della scadenza [1498, 1528, 1834 2, 1843 2, 2099 1]. Se tale domicilio è diverso da quello che il creditore aveva quando è sorta l'obbligazione e ciò rende più gravoso l'adempimento, il debitore, previa dichiarazione al creditore, ha diritto di eseguire il pagamento al proprio domicilio (1).

[IV]. Negli altri casi l'obbligazione deve essere adempiuta al domicilio che il debitore ha al tempo della scadenza [159 trans.].

(1) V. art. 44 r.d. 14 dicembre 1933, n. 1669.

Inquadramento

Il luogo rileva ai fini dell'esatto adempimento della prestazione nonché ai fini processuali, poiché il luogo di esecuzione dell'obbligazione dedotta in giudizio rappresenta uno dei criteri atti a desumere la competenza per territorio (Giorgianni, 326). Inoltre, tale luogo consente di stabilire, secondo il diritto internazionale privato, la legge applicabile al rapporto, qualora le parti abbiano collegato la legge applicabile al luogo di adempimento dell'obbligazione. Il luogo dell'adempimento può essere determinato da una convenzione, dagli usi esclusivamente normativi, dalla natura della prestazione o anche da una espressa regola legislativa speciale dettata in sede di disciplina di singoli tipi contrattuali (Bianca, 243). Al riguardo, occorre fare riferimento alla singola prestazione da adempiere, non già all'intero rapporto cui essa inerisce (Breccia, in Tr. I.Z., 1991, 521). Tale ordine gerarchico è rigoroso (Natoli, in Tr. C.M., 1974, 161), sicché, qualora le parti stabiliscano un luogo di adempimento incompatibile con la natura della prestazione, questa si renderà impossibile e nessuna obbligazione sorgerà tra le parti (Cannata, in Tr. Res., 1999, 101). Nel concetto di convenzione devono intendersi comprese anche la determinazione unilaterale, come accade per i negozi unilaterali, o quella contenuta nel titolo costitutivo dell'obbligazione, come una sentenza (Giorgianni, 326). Tra le tipiche clausole di individuazione del luogo di adempimento stabilite per accordo fra le parti si citano il pagamento della merce contro assegno, il pagamento alla presentazione della fattura, il pagamento a mezzo tratta (Breccia, in Tr. I.Z., 1991, 529). Quando invece il luogo dell'adempimento non sia determinato da convenzioni o da usi, avrà rilevanza la natura della prestazione (Di Majo, 1993, 116), il che pone uno stretto legame tra luogo di adempimento e funzione dell'obbligazione: il luogo deve essere infatti identificato in quello in cui trova migliore soddisfazione l'interesse del creditore (Bianca, 243). Una regola generale sussidiaria, cui fare riferimento in mancanza dei criteri specifici dettati per l'individuazione del locus solutionis, è quella del domicilio del debitore, che si applica tra l'altro agli obblighi di fare (Bianca, 257). Di contro criteri derogatori specifici sono stabiliti per le obbligazioni di consegna di cose certe e determinate e per le obbligazioni pecuniarie: nel primo caso l'adempimento dovrà avvenire nel luogo in cui era la cosa al tempo in cui l'obbligazione ha avuto genesi, nel secondo l'adempimento dovrà essere effettuato nel domicilio del creditore al tempo della scadenza. Se quest'ultimo domicilio sia stato mutato rispetto a quello originario, e tale mutamento renda più gravoso l'adempimento, esso può avvenire nel domicilio del debitore, purché quest'ultimo lo comunichi al creditore.

Con riferimento alla consegna di cose certe e determinate, la giurisprudenza ha ritenuto che il luogo di adempimento dell'obbligo di consegnare un macchinario industriale, da montare e collaudare, va ravvisato nel domicilio del compratore nei casi in cui le parti abbiano previsto che ivi debba avvenire il montaggio ed il collaudo; se invece le parti abbiano pattuito che montaggio e collaudo debbano realizzarsi presso il domicilio del venditore è qui che va ravvisato il luogo di adempimento dell'obbligazione, a nulla rilevando che dopo il collaudo il macchinario sia stato smontato per il trasferimento presso il compratore, ed ivi il venditore abbia prestato la propria assistenza per un nuovo e definitivo montaggio (Cass. n. 11811/2018). Quanto alle obbligazioni pecuniarie, l'obbligazione avente per oggetto una somma di danaro deve essere adempiuta al domicilio del creditore esclusivamente nel caso in cui la somma sia già determinata nel suo ammontare ovvero quando il credito in danaro sia determinabile in base ad un semplice calcolo aritmetico e non si renda necessario procedere ad ulteriori accertamenti (Cass. n. 22326/2007;  Cass. n. 1387/2024).

Il luogo di adempimento delle obbligazioni pecuniarie

Le obbligazioni pecuniarie devono eseguirsi al domicilio del creditore al tempo della scadenza e sono quindi definite portables, in contrapposizione alle obbligazioni querables, da eseguirsi al domicilio del debitore (Di Majo 1993, 112). Tale soluzione trova spiegazione nella configurazione della spedizione del denaro come mezzo più agevole per il debitore di farlo pervenire al creditore (Cannata, in Tr. Res., 1999, 103). Ciò ha le seguenti implicazioni: per un verso, il creditore potrà azionare la pretesa davanti al giudice del luogo del proprio domicilio; per altro verso, il debitore sarà automaticamente costituito in mora al momento della scadenza e dovrà pagare per l'effetto gli interessi moratori, in applicazione del principio della mora ex re.

Le obbligazioni pecuniarie si identificano soltanto nei debiti che siano sorti originariamente come tali e cioè aventi ad oggetto sin dalla loro costituzione la prestazione di una determinata somma di denaro. Costituisce pertanto per la giurisprudenza, obbligazione pecuniaria, da adempiere al domicilio del creditore al tempo della sua scadenza, l'obbligazione derivante da titolo negoziale o giudiziale che ne abbia stabilito la misura e la scadenza stessa; qualora invece tale determinazione non sia stata eseguita ab origine dal titolo, l'obbligazione deve essere adempiuta, salvo diversa pattuizione, al domicilio del debitore, non trattandosi di credito liquido ed esigibile (Cass. n. 34944/2021 Cass. n. 21000/2011), come accade per il compenso professionale che non sia stato previamente determinato in via convenzionale (Cass. n. 30287/2017). Con riguardo alle obbligazioni di risarcimento dei danni, sia che il danno discenda da inadempimento sia che il danno derivi da illecito aquiliano, il luogo di esecuzione della prestazione è comunque individuato dal domicilio del debitore (Cass. n. 9632/2018). La pattuita modalità di pagamento del prezzo della vendita per mezzo di ricevute bancarie non determina lo spostamento del luogo di adempimento dal domicilio del creditore poiché queste non hanno efficacia di obbligazione cartolare, ma sono destinate soltanto a facilitare la riscossione delle rate del credito per mezzo dei servizi bancari (Cass. n. 10858/2015). Il criterio del domicilio del creditore trova applicazione anche con riferimento alle obbligazioni di restituzione di ciò che sia stato indebitamente pagato, sempre che detta obbligazione non dia luogo ad alcuna contestazione in ordine al rapporto cui risulta collegata, rientrando tra i crediti liquidi ed esigibili (il cui pagamento deve essere eseguito, a norma della suddetta norma di legge, presso il domicilio del creditore) anche quelli di ammontare determinabile in base ad elementi certi e prestabiliti risultanti da titolo convenzionale o giudiziale (Cass. n. 6656/2009 ), non rilevando la minore o maggiore complessità dell'indagine sull'ammontare effettivo del credito (Cass. n. 32692/2019).

Non rientra nel novero delle obbligazioni portables l'ipotesi in cui nel contratto non risulti predeterminato l'importo del corrispettivo della prestazione, né questo sia determinabile in base a calcoli aritmetici, ma tale importo venga autodeterminato dall'attore nell'atto in cui fa valere la propria pretesa creditoria: le obbligazioni pecuniarie da adempiere al domicilio del creditore ex art. 1182, comma 3, sono soltanto quelle liquide, delle quali cioè il titolo determini l'ammontare o indichi criteri determinativi non discrezionali, requisito che il giudice deve accertare ai fini della competenza territoriale in base allo stato degli atti ex art. 38, comma 4, c.p.c. (Cass. n. 39028/2021; Cass. n. 4792/2021 ; Cass. n. 7722/2019; Cass. S.U., n. 17989/2016).

Qualora sia convenuto il pagamento mediante assegno bancario, il titolo deve essere consegnato al domicilio del creditore (Cass. n. 23695/2004). E così nel caso di assegno circolare (Cass. n. 1939/2003).

Le obbligazioni pecuniarie di Stato ed enti pubblici

La regula iuris di diritto comune non è applicabile allo Stato e agli enti pubblici, le cui obbligazioni devono essere eseguite nel luogo ove si trova l'ufficio di tesoreria dell'ente pubblico debitore. Qualora, per converso, gli enti pubblici rivestano il ruolo di creditore, torna ad avere efficacia la regola generale di diritto comune del domicilio del creditore (Di Majo, in Comm. S.B. , 1988, 565).

Secondo la giurisprudenza, nelle controversie aventi ad oggetto il pagamento di somme di danaro da parte degli enti pubblici, le norme di contabilità fissano il luogo di adempimento delle obbligazioni in quello della sede di tesoreria dell'ente e valgono ad individuare il forum destinatae solutionis, eventualmente in deroga all'art. 1182 (Cass. n. 270/2015). Ciò vale anche per le obbligazioni delle ASL, che vanno adempiute in ogni caso al domicilio del debitore (Cass. n. 15579/2019). Inoltre, pur non venendosi così a configurare un foro esclusivo o inderogabile, tale principio si applica anche a prescindere da specifica pattuizione delle parti, ove nel contratto non sia previsto nulla in contrario (Cass. n. 30006/2018; Cass. n. 6882/2012).

Bibliografia

Bianca, Diritto civile, IV, L'obbligazione, Milano 1997; Bigliazzi Geri, voce Buona fede nel diritto civile, in Dig. civ., 1988; Di Majo, Le modalità delle obbligazioni, Bologna-Roma, 1986; Di Majo, L'adempimento dell'obbligazione, Bologna 1993; Giorgianni, voce Obbligazione (diritto privato), in Nss. D.I., Torino, 1965; Nicolò, voce Adempimento (diritto civile), in Enc. dir., Milano, 1958; Rescigno, voce Obbligazioni (nozioni), in Enc. dir., Milano 1979; Rodotà, voce Diligenza (diritto civile), in Enc. dir., Milano, 1964; Romano, voce Buona fede (diritto privato), in Enc. dir., Milano, 1959; Rovelli, voce Correttezza, in Dig. civ., 1989; Schlesinger, Il pagamento al terzo, Milano, 1961.

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