Codice Civile art. 1239 - Fideiussori.

Cesare Trapuzzano

Fideiussori.

[I]. La remissione accordata al debitore principale libera i fideiussori [1936].

[II]. La remissione accordata a uno dei fideiussori non libera gli altri che per la parte del fideiussore liberato. Tuttavia se gli altri fideiussori hanno consentito la liberazione, essi rimangono obbligati per l'intero.

Inquadramento

In caso di remissione del debito principale l'estinzione si estende alle fideiussioni prestate. In realtà la norma si riferisce a tutte le garanzie reali e personali che si estinguono automaticamente a prescindere o anche contro la volontà del creditore (Giacobbe-Guida, 783; Tilocca, 410), quale effetto dell'estinzione dell'obbligazione principale dal momento in cui si perfeziona la remissione, in seguito a manifestazione espressa o tacita, per atto tra vivi o in via testamentaria (Perlingieri, in Comm. S.B., 1988, 247). Prima che decorra il termine congruo riconosciuto al debitore per l'eventuale opposizione alla remissione, le garanzie rimangono in vita (Perlingieri, in Comm. S.B., 1988, 248). Si tratta cioè di norma che regola la fattispecie esattamente opposta a quella disciplina dall'art. 1238: mentre la rinuncia alle garanzie accessorie non determina l'estinzione del rapporto obbligatorio principale, la rinuncia al rapporto obbligatorio principale porta con sé la liberazione dalle garanzie accessorie. Secondo alcuni la norma troverebbe applicazione a tutti i soggetti passivi di un'obbligazione accessoria, in particolare agli avallanti e ai coobbligati cambiari, secondo altri la norma farebbe esclusivo riferimento ai soggetti passivi di un'obbligazione fideiussoria e non di una coobbligazione (Di Prisco, in Tr. Res., 1999, 309).

A norma dell'art. 135 l. fall. (per la nuova disciplina v. l’art. 248 d.lgs. n. 14/2019 “Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza”), ed in deroga alla regola generale secondo cui l'estinzione dell'obbligazione principale determina l'estinzione anche di quelle accessorie, il concordato del fallito non giova ai suoi coobbligati sicché, ove il concordato intervenga e venga eseguito nel corso di un giudizio per azione revocatoria esperita verso il debitore ed il fideiussore, il creditore può proseguire il giudizio nei confronti di quest'ultimo, rimasto obbligato per il pagamento dell'intero (Cass. n. 21810/2015).

La liberazione di un fideiussore

Il comma 2 prevede che la liberazione in favore di uno dei fideiussori, se per un verso non libera gli altri, per altro verso non può nuocergli. Pertanto, se detti fideiussori non acconsentono alla liberazione del fideiussore verso cui la remissione è stata disposta dal creditore, manifestano l'interesse a mantenere in vita i rapporti interni di solidarietà tra fideiussori pur senza escludere la liberazione del fideiussore destinatario della remissione e pro quota anche degli altri fideiussori. In questa ipotesi l'inadempimento di uno dei fideiussori in via di regresso determina la compartecipazione anche del fideiussore liberato alla ripartizione della relativa perdita (Perlingieri, in Comm. S. B., 1988, 241; Tilocca, 412). In conseguenza i fideiussori potranno rivalersi nei confronti del fideiussore liberato per la parte che questi avrebbe assunto a suo carico. Nel caso di liberazione del fideiussore nel cui interesse esclusivo è stata prestata la garanzia i fideiussori dissenzienti restano liberati mentre i fideiussori non dissenzienti restano obbligati per l'intero (Perlingieri, in Comm. S.B., 1988, 249). La norma in genere è letta tenendo presente la figura della confideiussione, che ricorre quando vi sia un intento comune dei confideiussori di collegarsi nella garanzia al debito principale. Essa si distingue dalla semplice pluralità di fideiussori, che si verifica quando più fideiussori assumono la garanzia ignorando l'esistenza di altri garanti ovvero prevedendo che la propria posizione rimanga distinta da quella degli altri fideiussori. Nella confideiussione al coobbligato adempiente spetta l'azione di regresso, nel secondo colui che ha adempiuto potrà esclusivamente surrogarsi nel diritto del creditore, rimanendo così esposto alle eccezioni che i fideiussori avrebbero potuto far valere nei confronti del creditore. Nondimeno la previsione del comma 2 si può applicare sia alla confideiussione sia alla semplice pluralità di fideiussori. Nell'ipotesi della confideiussione, qualora i fideiussori non siano stati consenzienti e uno risulti successivamente insolvente, è applicabile anche a carico del confideiussore liberato l'ultima parte dell'art. 1954; allo stesso modo accade quando i fideiussori abbiano consentito la liberazione del consorte, ma si siano riservati il regresso (Perlingieri, in Comm. S.B., 1988, 250). Qualora invece alcuni dei fideiussori siano stati consenzienti, le posizioni di ciascuno dovrebbero essere mantenute distinte in base ai descritti criteri. Ove vi sia remissione verso il confideiussore nel cui esclusivo interesse è stata assunta la garanzia i fideiussori non consenzienti sono liberati mentre i consenzienti restano obbligati per l'intero, pur potendo di regola agire in regresso, sia pure parziale, nei confronti del confideiussore liberato, qualora risulti insolvente uno dei confideiussori consenzienti (Perlingieri, in Comm. S. B., 1988, 250). Il consenso dei confideiussori può anche essere posteriore alla remissione.

Bibliografia

Barassi, La teoria generale delle obbligazioni, III, Milano 1964; Buccisano, La novazione oggettiva e i contratti estintivi onerosi, Milano 1968; De Lorenzi, voce Compensazione, in Dig. civ., 1988; Favero, voce Confusione, in Enc. dir., Milano 1961; Giacobbe-Guida, Remissione del debito (diritto vigente), in Enc. dir., Milano, 1988; Magazzù, voce Novazione (diritto civile), in Enc. dir., Milano 1978; Ragusa-Maggiore, voce Compensazione (diritto civile), in Enc. dir., Milano, 1961; Rescigno, voce Novazione (diritto civile), in Enc. dir., Milano 1965; Schlesinger, voce Compensazione, in Nss. D. I., Torino, 1959; Tilocca, voce Remissione del debito, in Nss. D. I., Torino, 1968.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.

Sommario