Codice Civile art. 1297 - Eccezioni personali.Eccezioni personali. [I]. Uno dei debitori in solido non può opporre al creditore le eccezioni personali agli altri debitori. [II]. A uno dei creditori in solido il debitore non può opporre le eccezioni personali agli altri creditori. InquadramentoLe eccezioni personali, ossia quelle che riguardano esclusivamente il rapporto tra il singolo debitore e creditore (Bianca, 715), non possono essere opposte da un debitore diverso da quello a cui si riferiscono né verso un creditore diverso da quello a cui si riferiscono. Esse pertanto non devono operare direttamente sul contenuto dell'obbligazione. Si tratta di quei fatti che si verificano solo per un condebitore o concreditore ed operano sull'obbligazione non in via diretta, ma mediante un particolare stato o condizione determinatasi per quello specifico soggetto, sicché gli effetti sull'obbligazione siano solo una conseguenza di tale stato o condizione (Rubino, in Comm. S. B., 1992, 181). Si pensi all'incapacità o al vizio della volontà che colpiscano una delle parti del rapporto in un'obbligazione contrattuale, alla sospensione della prescrizione nei confronti di un coobbligato, alla cessione del credito notificata ad un solo consorte (Giorgianni, 679; Rubino, in Comm. S. B., 1992, 215). Il riferimento alle eccezioni non è limitato alle sole eccezioni in senso stretto ma si estende anche alle altre difese svolte in giudizio (Rubino, in Comm. S. B., 1992, 180). La nullità del rapporto, anche se afferente ad uno solo dei soggetti interessati, opera in favore di tutti i consorti; in questa evenienza, la quota di quel debitore (o creditore) non è dovuta da (o a) nessuno (Giorgianni, 679; Bianca, 716; Mazzoni, in Tr. Res., 1999, 679). Secondo altra tesi, invece, la nullità parziale riguarderebbe il solo soggetto interessato dalla causa di nullità, escludendolo dal rapporto, che rimarrebbe valido per gli altri consorti, salvo che non si tratti di nullità per difetto di forma o per illiceità della causa, che inficia l'intero negozio (Rubino, in Comm. S. B., 1992, 215). Per converso, le eccezioni non personali riferite all'esistenza o all'entità della pretesa creditoria, che si traducono nella deduzione di fatti estintivi, modificativi o impeditivi di tale pretesa, sono opponibili da ogni condebitore e verso ogni concreditore (Busnelli, 10). Le eccezioni comuni sono invece opponibili sia alla controparte del rapporto sia tra condebitori o concreditori in regresso (Bianca, 716). In generale la S.C. ha confermato il principio dell'inopponibilità delle eccezioni personali se non sollevate dal condebitore o verso il concreditore cui si riferiscono (Cass. n. 4854/2015; Cass. n. 12310/1999; Cass. n. 5316/1998). In applicazione del principio riassunto nella disposizione, si è rilevato che il fideiussore non può opporre al creditore l'eccezione concernente l'assoggettamento ad amministrazione controllata del debitore principale, appunto perché si tratta di eccezione personale (App. Roma 18 febbraio1986). Ancora, si è osservato che le eccezioni personali che il debitore in solido vanti nei confronti del creditore possono essere fatte valere anche contro il condebitore che, dopo avere eseguito la prestazione, agisca in regresso (Cass. n. 1336/1967). Le fattispecie derogatorieLe eccezioni personali sono opponibili anche dal debitore solidale a cui non si riferiscono o verso il creditore solidale a cui non si riferiscono quando l'obbligazione solidale sia stata assunta nell'interesse esclusivo di alcuno dei debitori o creditori; in tal caso il debitore può giovarsi delle eccezioni personali al debitore principale o al creditore che sia l'unico interessato (Bianca, 716). Ma in senso contrario altra opinione osserva che tale ipotesi, espressamente regolata in tema di fideiussione dall'art. 1945, non sarebbe compatibile con le altre obbligazioni solidali, essendo preclusa anche l'applicazione analogica della norma citata (Rubino, in Comm. S. B., 1992, 219). Altra deroga si ha in tema di eccezioni, anche personali, estintive dell'obbligazione (Bianca, 716). BibliografiaAmorth, L'obbligazione solidale, Milano 1959; Bianca, Diritto civile, IV, L'obbligazione, Milano, 1997; Breccia, Le obbligazioni, Milano, 1991; Busnelli, voce Obbligazione soggettivamente complessa, in Enc. dir., Milano 1979; Di Majo, voce Obbligazioni solidali (e indivisibili), in Enc. dir., Milano, 1979; Giorgianni, voce Obbligazione solidale e parziaria, in Nss. D. I., Torino, 1965; Rescigno, voce Obbligazione, in Enc. dir., Milano, 1979. |