Codice Civile art. 1313 - Insolvenza di un condebitore in caso di rinunzia alla solidarietà.Insolvenza di un condebitore in caso di rinunzia alla solidarietà. [I]. Nel caso di rinunzia del creditore alla solidarietà verso alcuno dei debitori, se uno degli altri è insolvente, la sua parte di debito è ripartita per contributo tra tutti i condebitori, compreso quello che era stato liberato dalla solidarietà [1311]. InquadramentoQualora, nonostante la rinunzia alla solidarietà nei confronti di uno dei condebitori solidali, il debitore solidale che ha eseguito l'intera prestazione in favore del creditore non riesca a recuperare in sede di regresso la quota parte ricadente su altro condebitore solidale, perché insolvente, la quota parte non recuperata si ripartirà per contributo tra tutti gli altri condebitori, compreso quello verso cui si sono prodotti gli effetti della rinunzia. La norma ha uno spazio applicativo riservato non solo ai rapporti interni tra condebitori ma anche ai rapporti esterni con il creditore. Sicché, per un verso, il condebitore che ha corrisposto l'intero potrà agire in regresso verso il beneficiario della rinunzia non solo per la sua quota ma anche per la porzione di quota risultante dall'insolvenza e, per altro verso, il creditore, dopo avere chiesto senza esito l'adempimento ad un condebitore insolvente, può rivolgersi contro il beneficiario della rinunzia sia per la sua quota interna sia per la parte proporzionale di quota di spettanza del debitore insolvente, senza che vi sia un onere di rivolgersi con precedenza agli altri condebitori solidali (Rubino, in Comm. S. B., 1992, 318). Ma in senso contrario altro autore ritiene che la norma riguardi i soli rapporti interni tra condebitori (Giorgianni, 683). Non assume rilevanza la circostanza che l'insolvenza di uno dei condebitori solidali sia emersa prima o dopo che si sono prodotti gli effetti della rinunzia (Rubino, in Comm. S. B., 1992, 319). Secondo la giurisprudenza, la norma specifica la regola generale dell'art. 1299, comma 2, con disposizione da ritenersi applicabile anche ai rapporti interni di regresso tra i condebitori, oltre che a quelli esterni, prevedendo, in ordine ai rapporti interni, il diritto del condebitore solidale, che ha pagato per l'intero e non è riuscito ad ottenere la quota di un condebitore insolvente, di esercitare azione di regresso verso il beneficiario della rinuncia sia della parte proporzionale della quota dell'insolvente sia dell'intera quota propria dello stesso beneficiario (Cass. n. 16125/2006; Cass. n. 4507/2001). BibliografiaAmorth, L'obbligazione solidale, Milano 1959; Bianca, Diritto civile, IV, L'obbligazione, Milano, 1997; Breccia, Le obbligazioni, Milano, 1991; Busnelli, voce Obbligazione soggettivamente complessa, in Enc. dir., Milano 1979; Di Majo, voce Obbligazioni solidali (e indivisibili), in Enc. dir., Milano, 1979; Giorgianni, voce Obbligazione solidale e parziaria, in Nss. D. I., Torino, 1965; Rescigno, voce Obbligazione, in Enc. dir., Milano, 1979. |