Codice Civile art. 1314 - Obbligazioni divisibili.Obbligazioni divisibili. [I]. Se più sono i debitori o i creditori di una prestazione divisibile e l'obbligazione non è solidale [1292], ciascuno dei creditori non può domandare il soddisfacimento del credito che per la sua parte, e ciascuno dei debitori non è tenuto a pagare il debito che per la sua parte [11 c.p.c.]. InquadramentoAnche le obbligazioni divisibili o parziarie, come le obbligazioni solidali, sono obbligazioni soggettivamente complesse o plurisoggettive, ossia con pluralità di debitori o creditori. Tuttavia, ciascuno è tenuto o ha diritto all'adempimento nei limiti della sua parte (Bianca, 762; Breccia, 176). La terminologia adoperata non è esente da critiche, poiché la divisibilità costituisce un requisito della prestazione che può ricorrere anche nelle obbligazioni solidali, con la conseguenza che appare più appropriata l'espressione di obbligazioni parziarie, appunto perché esse si connotano per il meccanismo concernente l'attuazione dell'obbligazione, che è frazionato (Busnelli 27). L'obbligazione è parziaria, come può ricavarsi a contrario dall'art. 1316, quando ha per oggetto una cosa o un fatto suscettibile di divisione per sua natura ovvero per volontà delle parti. Nelle obbligazioni con pluralità di debitori o di creditori, la natura parziaria dell'obbligazione richiede, oltre alla divisibilità della prestazione e all'assenza di solidarietà, l'unicità della causa (Di Majo, 300; Rubino, in Comm. S.B., 1992, 334). La pluralità di debitori può essere sia originaria sia successiva; nella prima ipotesi il frazionamento automatico dell'obbligazione è risalente alla genesi del rapporto, nella seconda detto frazionamento si realizza ipso iure non appena si determina il fatto generatore della pluralità dei debitori, come accade per lo più nella successione ereditaria (Rubino, in Comm. S.B., 1992, 332). Con riferimento a quest'ultima, peraltro, si dubita che si tratti realmente di obbligazione parziaria, e non piuttosto di una pluralità di obbligazioni autonome nascenti ex lege in capo ai singoli coeredi e riferite alle quote ereditarie al solo scopo di individuare la dimensione delle relative prestazioni (Busnelli, 27). Si ritiene che la divisibilità dell'obbligazione assuma rilevanza anche quando vi siano un solo debitore e un solo creditore (Rubino, in Comm. S.B., 1992, 331). Si ha, invece, obbligazione indivisibile quando la prestazione contemplata debba essere eseguita interamente e congiuntamente dall'unico o da tutti i condebitori ovvero in favore dell'unico o di tutti i concreditori: infatti, la nozione di indivisibilità è indipendente dal riferimento all'obbligazione soggettivamente complessa. L'eccezione di prescrizione sollevata da uno dei condebitori in un'obbligazione parziaria non giova agli altri (Cass. n. 22984/2020; Cass. n. 699/1951). L'obbligazione oggettivamente indivisibile si trasforma in obbligazione divisibile qualora, in conseguenza dell'inadempimento, l'obbligo della prestazione specifica si converte in obbligo risarcitorio (Cass. n. 629/1968). Secondo la S.C. l'obbligo di ciascun erede di pagare solo la propria parte del debito, exartt. 752 e 754, non comporta l'esistenza, originaria, di una pluralità di autonomi rapporti tra creditore e singoli eredi, giacché il debito di ciascuno di essi ha comunque la sua fonte nell'obbligazione del de cuius, che determina l'unicità genetica del rapporto obbligatorio (Cass. n. 10808/2015; Cass. n. 13953/2005). Per converso, il credito ereditario entra in comunione e gli eredi che partecipano alla comunione ereditaria sono liberi di farlo valere pro quota o per l'intero (Cass. n. 15894/2014; Cass. n. 9158/2013; Cass. S.U., n. 24657/2007). Sono obbligazioni parziarie dal lato passivo quelle cui è tenuto ciascun condomino verso i terzi creditori del condominio (Cass. S.U., n. 9148/2008) mentre sono obbligazioni parziarie dal lato attivo quelle in favore di plurimi appaltatori di un'opera complessa (Cass. n. 4197/2014) o di più mediatori che abbiano operato simultaneamente e di comune intesa alla conclusione dell'affare, ovvero abbiano agito successivamente in modo autonomo ma giovandosi l'uno dell'utile apporto degli altri con contributo di tipo anche meramente integrativo ai fini del raggiungimento dell'accordo, che abbiano avuto tutti contatto con le parti, quanto al conseguimento della provvigione (Cass. n. 15484/2008; Cass. n. 5766/2005), salvo che non sia stata espressamente pattuita la solidarietà. In giurisprudenza, si distingue l'obbligazione con prestazione complessa, la quale non può ritenersi adempiuta se non quando tutte le prestazioni siano state eseguite, dall'obbligazione con prestazioni meramente congiunte, in cui non si stabilisce un nesso fra le varie prestazioni, sicché essa viene a suddividersi, in realtà, in obbligazioni distinte, così che la sorte di ciascuna di esse è indipendente da quella delle altre (Cass. n. 3545/1977). Il concetto di obbligazione divisibile è ammesso anche con riguardo alle obbligazioni unisoggettive e ciò nella prospettiva di un'esecuzione frazionata o differita dell'unica prestazione (Cass. n. 4084/1997). Il pagamento oltre la propria parteL'obbligato che corrisponde la prestazione cui è tenuto oltre la parte che gli spetta, nella consapevolezza dell'eccedenza, limitatamente a tale esubero adempie la prestazione di un terzo e, conseguentemente, è surrogato nei diritti del creditore ai sensi dell'art. 1203, n. 3 (Bianca, 766). Il conseguente credito dell'adempiente ultra vires si parcellizza nei confronti degli altri coobbligati in proporzione della quota che spetta a ciascuno. Viceversa, qualora l'adempimento in eccedenza sia stato inconsapevole, il solvens può agire in via surrogatoria verso gli altri debitori ovvero può agire a titolo di ripetizione dell'indebito soggettivo verso il creditore (Rubino, in Comm. S. B., 1992, 336). L'applicabilità della disciplina sulla solidarietàSecondo alcuni autori, l'obbligazione parziaria è caratterizzata da una prestazione unica ed indivisa, ma suscettibile di esecuzione per porzioni (Busnelli, 28). In conseguenza, si ammette l'applicazione alle obbligazioni parziarie di alcune norme espressamente previste per le obbligazioni solidali, in quanto ritenute comuni a tutte le obbligazioni soggettivamente complesse: far queste l'art. 1310, comma 1, in tema di estensione agli altri creditori o agli altri debitori degli effetti degli atti interruttivi della prescrizione; l'art. 1307, in tema di effetti dell'impossibilità sopravvenuta per causa imputabile a uno o più condebitori (Breccia, 176). BibliografiaBianca, Diritto civile, IV, L'obbligazione, Milano 1997; Breccia, Le obbligazioni, Milano, 1991; Busnelli, voce Obbligazione soggettivamente complessa, in Enc. dir., Milano, 1979; Cicala, voce Obbligazione divisibile e indivisibile, in Nss. D. I., Torino, 1965; Di Majo, voce Obbligazioni solidali (e indivisibili), in Enc. dir., Milano, 1979; Giorgianni, voce Obbligazione solidale e parziaria, in Nss. D. I., Torino, 1965. |