Codice Civile art. 1319 - Diritto di esigere l'intero.InquadramentoLa natura indivisibile della prestazione che costituisce oggetto dell'obbligazione esclude che il concreditore possa pretendere nei confronti del debitore un adempimento parziale. La richiesta di adempimento avanzata dal singolo creditore non può che avere ad oggetto l'intera prestazione. Qualora nelle obbligazioni soggettivamente indivisibili la domanda giudiziale proposta da uno dei concreditori abbia ad oggetto una parte della prestazione, essa deve essere intesa come volta a mutare il carattere di indivisibilità pattiziamente conferito all'obbligazione; in tal caso, tale mutamento non può che determinarsi in confronto di tutti i concreditori, sicché deve essere integrato il contraddittorio verso tutti costoro, altrimenti la relativa pronunzia non farà stato nei loro riguardi (Trib. Napoli 3 marzo 1961). La prestazione di cauzioneOve al creditore succedano i suoi eredi, l'obbligazione resta indivisibile, sicché ciascuno degli eredi potrà esigere l'intera prestazione verso il comune debitore. Tuttavia, l'erede che intraprenda l'azione volta ad ottenere il soddisfacimento dell'intero credito dovrà dare cauzione a garanzia dei coeredi. La norma non può trovare applicazione analogica al caso in cui la pluralità dei creditori sia originaria o, comunque, se successiva, non derivi da successione ereditaria (Rubino, in Comm. S. B., 1992, 364). È onere dei coeredi far valere l'obbligo di cauzione a carico dell'altro coerede che ha chiesto l'adempimento al debitore, sicché esso non può essere rilevato d'ufficio. L'eventuale sentenza di condanna in favore dell'erede richiedente, qualora la cauzione non sia stata ancora prestata, deve essere condizionata alla previa prestazione della garanzia (Bianca, 762; in senso dubitativo Breccia, 201). Si tratta di sentenza condizionata (Rubino, in Comm. S. B., 1992, 364). La scelta della forma con cui la cauzione deve essere prestata, ossia se debba essere rilasciata ipoteca, pegno, fideiussione, deposito vincolato di una somma di denaro, ecc., compete al creditore che deve costituirla, non potendo il giudice imporre una forma particolare; questi può, su istanza delle parti interessate, solo valutare l'idoneità della cauzione, sia per la sua forma che per il suo ammontare, a garantire la posizione dei coeredi (Rubino, in Comm. S. B., 1992, 365). BibliografiaBianca, Diritto civile, IV, L'obbligazione, Milano 1997; Breccia, Le obbligazioni, Milano, 1991; Busnelli, voce Obbligazione soggettivamente complessa, in Enc. dir., Milano, 1979; Cicala, voce Obbligazione divisibile e indivisibile, in Nss. D. I., Torino, 1965; Di Majo, voce Obbligazioni solidali (e indivisibili), in Enc. dir., Milano, 1979; Giorgianni, voce Obbligazione solidale e parziaria, in Nss. D. I., Torino, 1965. |