Codice Civile art. 1325 - Indicazione dei requisiti.InquadramentoLa dottrina più risalente ritiene che la norma debba essere considerata in relazione all'art. 1418, che sancisce la nullità del contratto qualora l'atto difetti di uno dei requisiti indicati nell'art. 1325 (Osti, 500). La dottrina più recente ritiene invece che la disposizione sia priva di un apprezzabile valore normativo. Sicché, costituendo il contratto una figura giuridica a sé stante e rivestendo una particolare rilevanza per il riconoscimento che il diritto opera dell'autonomia delle parti, all'indicazione dei requisiti o elementi del contratto non può attribuirsi altro significato se non quello di un tentativo di anticipare e riassumere, in termini costruzionistici, i principali problemi e criteri della disciplina giuridica della materia (Scognamiglio, in Comm. S.B., 1992, 65). In base ad altra impostazione la funzione della norma è piuttosto integrativa dell'aspetto definitorio; infatti, riportando l'elenco dei requisiti necessari per l'esistenza del contratto, essa concorre con l'art. 1321 alla sua definizione (Sacco, in Tr. Vas., 1975, 6). BibliografiaOsti, voce Contratto, Noviss. Dig. it., Torino, 1959. |