Codice Civile art. 1488 - Effetti dell'esclusione della garanzia.Effetti dell'esclusione della garanzia. [I]. Quando è esclusa la garanzia, non si applicano le disposizioni degli articoli 1479 e 1480; se si verifica l'evizione, il compratore può pretendere dal venditore soltanto la restituzione del prezzo pagato e il rimborso delle spese. [II]. Il venditore è esente anche da quest'obbligo quando la vendita è stata convenuta a rischio e pericolo del compratore [1489]. InquadramentoIl comma 2 dell'art. 1488, nel prescrivere che nessuna garanzia è dovuta quando la vendita sia stata stipulata a rischio e pericolo del compratore, non si riferisce alla semplice conoscenza, da parte dell'acquirente, della sussistenza di un vincolo di espropriabilità; prevede, invece, un particolare tipo di vendita con carattere aleatorio, per cui l'assunzione del rischio da parte del compratore deve essere espressa, cioè manifestata in forma tale da rilevare in modo indubbio la volontà di acquistare a proprio rischio e pericolo (Cass. n. 2804/1955). Questioni in tema di processo esecutivoL'indisponibilità del bene pignorato comporta, ai sensi dell'art. 2913, esclusivamente l'inefficacia delle alienazioni compiute in pregiudizio del creditore pignorante e dei creditori che intervengono all'esecuzione: non determina, peraltro, nessuna modifica della capacità del debitore esecutato, né alcuna modificazione della condizione giuridica del bene sottoposto a pignoramento, ragione per cui nulla vieta che il debitore esecutato trasferisca ad altri la proprietà del bene medesimo (Cass. n. 3627/1990; Cass. n. 5684/1989). Dalla mera inefficacia nei confronti del creditore pignorante degli atti di disposizione dell'immobile pignorato e, per contro, dalla loro piena validità inter partes, segue che il secondo acquirente dell'immobile pignorato, nella qualità di creditor creditoris, può intervenire nel processo esecutivo promosso contro il primo venditore. Per la verità, l'inefficacia relativa dell'atto di vendita, ovverosia l'inopponibilità nei confronti del creditore procedente, non esclude che il terzo acquirente assuma la veste di successore a titolo particolare nel diritto di proprietà sul bene pignorato e, quindi, di soggetto in cui pregiudizio si svolge il processo espropriativo (Cass. n. 4612/1985). L'assegnazione in sede esecutiva della somma ricavata dell'immobile pignorato, corrispondente ad una parte del prezzo pagato, non preclude al proprietario dell'immobile espropriato la proposizione, in sede di cognizione, di una nuova domanda contro l'alienante per conseguire quanto ancora gli spetta per l'evizione. BibliografiaAngelici, Consegna e proprietà nella vendita internazionale, Milano, 1979; Auricchio, La individuazione dei beni immobili, Napoli, 1960; Bocchini, La vendita con trasporto, Napoli, 1985; Cataudella, Nullità formali e nullità sostanziali nella normativa sul condono edilizio, in Quadrimestre 1986; De Cristofaro, Vendita (vendita di beni di consumo), in Enc. giur., Roma, 2004; De Nova, Inzitari, Tremonti, Visintini, Dalle res alle new properties, Roma, 1991; Luminoso, La compravendita, Torino, 2011; Mengoni, Profili di una revisione della teoria sulla garanzia per i vizi nella vendita, Studi in onore di De Gregorio, Città di Castello, 1955; Portale, Principio consensualistico e conferimento di beni in società, in Riv. soc. 1970; Rizzieri, La vendita obbligatoria, Milano, 2000; Russo, La responsabilità per inattuazione dell'effetto reale, Milano, 1965; Santini, Il commercio, Bologna, 1979. |