Codice Civile art. 1635 - Perdita fortuita dei frutti negli affitti pluriennali.

Francesco Agnino

Perdita fortuita dei frutti negli affitti pluriennali.

[I]. Se, durante l'affitto convenuto per più anni, almeno la metà dei frutti di un anno non ancora separati perisce per caso fortuito, l'affittuario può domandare una riduzione del fitto, salvo che la perdita trovi compenso nei precedenti raccolti (1).

[II]. Qualora la perdita non trovi compenso nei precedenti raccolti, la riduzione è determinata alla fine dell'affitto, eseguito il conguaglio con i frutti raccolti in tutti gli anni decorsi. Il giudice può dispensare provvisoriamente l'affittuario dal pagamento di una parte del fitto in proporzione della perdita sofferta.

[III]. La riduzione non può mai eccedere la metà del fitto.

[IV]. In ogni caso si deve tener conto degli indennizzi che l'affittuario abbia conseguiti o possa conseguire in relazione alla perdita sofferta.

[V]. Al perimento è equiparata la mancata produzione dei frutti.

(1) V. art. 12 l. 12 giugno 1962, n. 567.

Inquadramento

La norma prevede una riduzione dell'affitto al fine di garantire l'equilibrio nei contratti commutativi: pertanto, essa non si applica nel caso di contratto aleatorio.

Risarcimento del danno

L'affittuario di fondo rustico, con riguardo alla perdita dei prodotti del fondo da lui stesso raccolti, subita a seguito del sequestro eseguito da parte dell'istituto mutuante del precedente conduttore, in forza del privilegio convenzionale di cui all'art. 9, r.d.l. n. 1509/1927 (conv., con modif., in l. n. 1760/1928) non ha diritto al risarcimento del danno nei confronti del concedente in relazione alla garanzia per molestie, da lui dovuta secondo la previsione dell'art. 1585, in considerazione della insussistenza del diritto di seguito dell'indicato privilegio rispetto a frutti naturali separati da un conduttore diverso, subentrato al mutuario, nonché della non estensibilità della invocata garanzia ai frutti medesimi, dopo la separazione, non essendo gli stessi più inerenti alla «cosa locata», ma appartenendo immediatamente e direttamente all'affittuario (Cass. n. 3435/1989).

Bibliografia

Barraso-Di Marzio-Falabella, La locazione, Padova, 1988; Barraso- DI Marzio-Falabella, La locazione, contratto, obbligazione, estinzione, Torino, 2010; Bianca, Diritto civile, III, Milano, 2000; Carrato-Scarpa, Le locazioni nella pratica del contrato e del processo, Milano, 2010; Cuffaro-Calvo-Ciatti, Della locazione. Disposizioni generali. Artt. 1571-1606, Milano 2014; Gabrielli-Padovini, Le locazioni di immobili urbani, Padova, 2005; Grasselli, La locazione di immobili nel codice civile e nelle leggi speciali, Padova, 2005.

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