Codice Civile art. 1649 - Subaffitto.Subaffitto. [I]. Se il locatore consente il subaffitto, questo è considerato come locazione diretta tra il locatore e il nuovo affittuario [1594, 1654] (1). (1) V. art. 21 l. 3 maggio 1982, n. 203. InquadramentoLa norma crea una eccezione al meccanismo di funzionamento del subcontratto giustificata dal fatto che si tratta di contratto intuitu personae. Abrogazione implicita dell'art. 1649L'art. 1 d.lgs.lgt. n. 156/1945, vietando a pena di nullità ogni forma di contratto di cessione di affitto, di subaffitto, di sublocazione e comunque di subconcessione dei fondi rustici, ha tacitamente abrogato, per incompatibilità, l'art. 1649 il quale considerava il subaffitto come locazione diretta tra il nuovo affittuario e il locatore per il caso in cui questi avesse consentito il subaffitto. Conseguentemente, nella disciplina di cui al richiamato d.lgs.lgt. n. 156/1945, che ha natura di norma di ordine pubblico, non assume rilievo detto consenso ed il subaffitto resta colpito da nullità assoluta, rilevabile anche d'ufficio in qualunque stato e grado del giudizio (Cass. n. 4497/1984). In particolare si è osservato che l'art. 21 l. n. 11/1971, allorché vieta il subaffitto, ed in genere ogni forma di subconcessione di fondi rustici, intende tutelare l'intuitus personae che sta alla base del contratto di affitto del fondo rustico, impedendo che la totale conduzione di questo sia affidata ad un terzo; vanno invece ritenute ammissibili le forme di cooperazione o di integrazione della capacità lavorativa e produttiva dell'affittuario basare su rapporti personali, in quanto non violano lo scopo del contratto e non comportano la perdita della disponibilità del terreno da parte del conduttore (Cass. n. 6846/1982). Cessione del contratto di affitto a non coltivatore direttoNell'ambito dei contratti agrari, il contratto di affitto a coltivatore diretto è fattispecie negoziale del tutto diversa da quella di affitto a non coltivatore diretto. Pertanto, concluso un contratto di affitto a non coltivatore diretto, ove questi — anche se con il consenso del concedente — subaffitti il fondo a un coltivatore diretto, quest'ultimo, subentrando nella posizione giuridica dell'affittuario, e divenendo conduttore del fondo, non può pretendere di trasformare l'originario contratto in contratto di affitto a coltivatore diretto (Cass. n. 10023/1998). BibliografiaBarraso-Di Marzio-Falabella, La locazione, Padova, 1988; Barraso- DI Marzio-Falabella, La locazione, contratto, obbligazione, estinzione, Torino, 2010; Bianca, Diritto civile, III, Milano, 2000; Carrato-Scarpa, Le locazioni nella pratica del contrato e del processo, Milano, 2010; Cuffaro-Calvo-Ciatti, Della locazione. Disposizioni generali. Artt. 1571-1606, Milano 2014; Gabrielli-Padovini, Le locazioni di immobili urbani, Padova, 2005; Grasselli, La locazione di immobili nel codice civile e nelle leggi speciali, Padova, 2005. |